Saldi invernali 2025: inizio 4 gennaio

Attualità

Iniziano sabato 4 gennaio in quasi tutta Italia i saldi invernali. 

Finita la grande attesa per il Natale, ecco che scatta subito quella per i saldi. Quelle settimane di super sconti, sia online che nei negozi fisici, in cui si trovano prodotti, abbigliamento e oggetti vari a prezzi davvero convenienti. Per quest’anno la data di inizio dei saldi invernali 2025 è sabato 4 gennaio in quasi tutta Italia. Quasi perché, come praticamente sempre, fa eccezione l’Alto Adige, dove la stagione degli sconti prende il via quest’anno mercoledì 8 gennaio, e la Valle d’Aosta, giovedì 2 gennaio.

Per chi non lo sapesse, a scegliere il giorno di inizio e fine saldi e la loro durata è la Regione. Ogni Consiglio regionale è chiamato ogni anno a definire la finestra temporale per le vendite di fine stagione. Lombardia: 4 gennaio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi

La raccomandazione è sempre occhio alle truffe. Se vedete sconti improbabili, lasciate perdere, potreste avere una brutta sorpresa. Per fortuna, come ogni anno con i saldi, anche per questo 2025 Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia ha stilato un vademecum con diversi consigli utili per non farsi fregare.

Guida all’acquisto sicuro

Di seguito il vademecum con le regole di base per Saldi chiari e sicuri, curate da Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante;
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless;
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
  5. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. In particolare, si evidenzia che nelle regioni in cui è possibile effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria) o fino a 15 giorni prima della data inizio saldi (Calabria , Puglia e Valle d’Aosta) il prezzo da considerare e su cui applicare lo sconto durante i saldi dovrà essere quello relativo all’eventuale campagna promozionale effettuata prima dei saldi.

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