Rivoluzione nella mobilità: si punta sull’idrogeno, sfidando l’elettrico
Il mondo dell’automobile è in fermento grazie a un’innovazione di Toyota che potrebbe ridisegnare il futuro della mobilità, mettendo in discussione il primato emergente delle auto elettriche.
Nonostante gli sforzi per promuovere le auto a batteria, queste sembrano ancora lontane dal competere con l’affidabilità e la diffusione dei veicoli a combustione interna. A oggi, le vendite di auto elettriche rappresentano solo una piccola frazione del mercato rispetto a quelle a benzina o diesel, che continuano a dominare con margini significativi.
Questa situazione sembra stia spingendo l’Unione Europea– o almeno ce lo auguriamo – a riconsiderare il suo folle piano per eliminare le auto endotermiche entro il 2035, una proposta assurda e rischiosa. La crisi economica che sta colpendo le case automobilistiche rende infatti sempre più complesso il passaggio esclusivo all’elettrico, che fa ormai parte di un’ideologia green, che guarda agli interessi economici di pochi a sfavore del benessere dei più e mette a rischio la nostra stessa economia. Oltretutto, è un vero inganno perché l’elettrico non è affatto energia pulita, ma è molto più inquinante, nel suo complesso, se si guarda anche alla fase di produzione e smaltimento delle batterie, in confronto alla benzina e al gasolio. Ricordiamo che durante i terribili mesi del Covid, nella quasi totale assenza di veicoli a motore in circolazione, le nostre città non risultavano meno inquinate del solito: non sono tanto le auto a motore endotermico, dunque, il fattore maggiormente inquinante, ma le caldaie. Quindi è su altro che bisogna intervenire per ridurre l’inquinamento ambientale, non sulle auto a benzina o diesel, un gioiello della nostra tecnologia e un punto di forza della nostra economia.
Il Giappone apre nuove strade: l’idrogeno come alternativa
In questo contesto, alcune grandi aziende stanno cercando soluzioni alternative; il Giappone, leader storico nell’innovazione tecnologica, sta tornando protagonista. Toyota, in particolare, sta investendo in tecnologie basate sull’idrogeno, offrendo un’opzione che potrebbe cambiare le regole del gioco.
Le celle a combustibile a idrogeno, già sperimentate dalla casa giapponese, stanno evolvendo verso una maggiore praticità e accessibilità. Questi dispositivi potrebbero presto rendere le auto a idrogeno una valida alternativa sia alle elettriche che ai motori a combustione interna, con il vantaggio di combinare sostenibilità e autonomia.
Peraltro, queste ricerche riprendono e portano avanti studi risalenti alla fine dell’Ottocento e una tecnologia brevettata già nel 1970 da Paul Dieges.
Celle intercambiabili per una mobilità più flessibile
Uno dei principali ostacoli all’uso dell’idrogeno è rappresentato dalla difficoltà di rifornimento, dato che le infrastrutture per questo carburante sono ancora limitate. Toyota sta lavorando per superare questo problema attraverso lo sviluppo di celle a combustibile intercambiabili, che potrebbero rendere l’idrogeno accessibile ovunque.
Attualmente, questa tecnologia è applicata esclusivamente ai veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV), ma ci sono piani ambiziosi per estenderla in futuro anche ai veicoli con motori termici adattati. Questa innovazione potrebbe segnare una svolta importante, dimostrando che l’elettrico non è l’unica via per una mobilità sostenibile.
Con questa nuova sfida, il Giappone riafferma il suo ruolo di leader tecnologico, esplorando soluzioni che vanno oltre le tendenze dominanti. Toyota, ancora una volta, guarda al futuro con una visione che punta a rivoluzionare l’intero settore. Non ci resta che stare a vedere come si muoverà l’Europa.
Laureata in Filosofia
Counselor, Content Creator, Critico d’arte e Consulente artistico
Ha pubblicato su Domus – Editoriale Domus,
Architettura e Arte – Ed. Pontecorboli, Materiali di Estetica – Ed. CUEM