serie A

Il commento di Luciano: anticipi della 18a giornata di serie A

Sport
Buona domenica ai lettori, penultima giornata prima del giro di boa, e ultima dell’anno solare 2024. Ieri 4 anticipi, due dei quali interessavano le grandi protagoniste nerazzurre del campionato, Inter e Atalanta. La prima ha messo in cassaforte senza fatica altri 3 punti a Cagliari, l’altra lombarda “cromaticamente” simile soffre all’Olimpico contro la Lazio, va sotto di un gol e rischia la sconfitta dopo 11 vittorie di fila, ma a 2 minuti dal 90′ trova il pareggio e riesce a restare capoclassifica, almeno fino al risultato del Napoli. Perde comunque due punti sull’Inter, ora ad una sola lunghezza di distanza e con una partita in meno.  Prima vediamo però il quadro completo degli anticipi, iniziando dalle partite disputate nel pomeriggio.
Empoli-Genoa 1-2
Il Genoa continua a progredire e, dopo l’ottima prova con il Napoli nonostante la sconfitta, conquista tre punti pesantissimi a Empoli nello scontro salvezza che apre la 18a, penultima di Serie A. I liguri giocano una gara ottima sotto ogni punto di vista, aggredendo e sfruttando al meglio le occasioni create. Succede tutto nella ripresa: prima Badelj firma il vantaggio su pasticcio di Vasquez e Goglichidze, poi Leali para pochi minuti dopo un calcio di rigore a Esposito. Mister Vieira azzecca tutte le mosse dalla panchina, lanciando a metà ripresa Miretti ed Ekuban che diventeranno poi di lì a poco protagonisti della seconda rete del Grifone. Il definitivo 2-1 è siglato da un bel colpo di testa di Esposito, che si riscatta così parzialmente, senza però impedire ai suoi di perdere la terza gara di fila. A fianco dei toscani in classifica, ora ci sono proprio i rossoblù.
 
Parma-Monza 2-1
Il Parma si aggiudica al fotofinish lo contro diretto. E per come si era messa la partita, i rimpianti per il Monza sono tripli, più che doppi. Al Tardini si assiste ad una partita in cui, semplicemente, succede di tutto e di più. Gol segnati, gol annullati, un rigore concesso, un rigore tolto, una traversa, un’espulsione. Il Monza si avvicina più volte al vantaggio in un primo tempo a tratti dominato, ma a trovarlo nella ripresa è il Parma: segna su rigore Hernani, in un’azione in cui viene espulso per doppio giallo Pablo Marí. In superiorità numerica la squadra di Pecchia sembra tenere, si illude di raddoppiare dal dischetto ma un secondo rigore viene tolto dopo un on field review, e alla fine si fa clamorosamente riprendere da due neo entrati: segna Pereira, al primo gol in A, su servizio del figlio d’arte Martins, al primo assist in A. Finita qui? Nemmeno per sogno: all’8′ di recupero Mihaila calcia dalla bandierina e Valenti spizza alle spalle di Turati il colpo di testa della vittoria. Bocchetti, sostituto di Nesta, inizia la propria avventura con zero punti e tante recriminazioni. Pecchia, invece, ringrazia Valenti e respira.
Cagliari-Inter-0-3
Un sabato 28 dicembre da fine anno, praticamente perfetto,  per l’Inter di Inzaghi. Il bulldozer nerazzurro non si ferma e batte senza troppo esitare anche il Cagliari, infila il 12° risultato utile consecutivo in stagione e, anche se solo per qualche ora, si piazza in vetta alla classifica con l’Atalanta, a quota 40. Punti che al fischio finale dell’Olimpico diventano 41 per i bergamaschi, scampati alla sconfitta per una manciata di secondi contro la Lazio. Sufficienti per prolungare la permanenza in testa almeno fino all’esito della partita del Napoli, oggi pomeriggio. Ma l’Inter viaggia sul suo binario privato, non si cura di chi corre a fianco e mette altro fieno in cascina. All’Unipol Domus decidono le reti di Bastoni, il ritorno a bersaglio di Lautaro  dopo una astinenza insolitamente lunga (8 partite) , e Calhanoglu  (rigore), ma anche un Sommer sempre attento e reattivo.
Il Cagliari di mister Nicola gioca molto bene per un tempo, con la coppia di centrali difensivi Luperto-Mina perfetta nell’imbrigliare l’attacco interista, ma perde poi la bussola nella ripresa. Al triplice fischio di Doveri, arbitro di questo match, scatta anche un po’ di contestazione da parte dei tifosi rossoblù. Disastroso l’impatto di Mateusz Wieteska, subentrato a Mina da inizio 2° tempo.
Alla fine, l’Inter ha già stappato il suo champagne: quinto successo consecutivo, ennesimo clean sheet di Sommer, primato dei gol segnati  (45) e miglior differenza reti. Difficile sollevare obiezioni su qualità ed effervescenza del gioco, di fronte ad un simile ruolino di marcia. A fronte dei molteplici impegni e i frequenti turn over, Inzaghi sembra ormai saper pianificare con efficacia i cambi e l’alternanza tra titolari e riserve, grazie ad una rosa che garantisce ormai un buon livello di sicurezza, anche nei subentri dalla panchina.
Lazio-Atalanta 1-1
Dopo undici vittorie consecutive, l’Atalanta trova il primo passo falso all’Olimpico, contro la Lazio. Finisce in parità, un risultato comunque da non scartare per la band di Gasperini, in svantaggio dal 27′ col gol di Dele-Bashiru e dominata a lunghi tratti dalla squadra di Baroni. Ci pensa Brescianini, all’88’, a riequilibrare tutti e a ridare alla Dea il primato in solitaria a 41 punti, a +1 sull’Inter, che però deve ancora recuperare il match contro la Fiorentina. Biancocelesti (quarti) che assaporano fino a pochi istanti dalla fine di portarsi a -3 dalla vetta, ma che devono accontentarsi di salire solamente a 35 e, quindi, a -6.
Vediamo quindi nel pomeriggio di oggi quale sarà la risposta del Napoli di Conte, che ovviamente spera di riagguantare la testa della classifica (sia pure in condominio con i nerazzurri di Gasp) battendo il Venezia, seguito a ruota dall’Inter. Se accadrà, vedremo già un gruppo di 3 fuggitive, Atalanta, Napoli e Inter, che avranno piazzato uno stacco di 5-6 punti dalla quarta posizione. Rimane comunque un interrogativo sul titolo platonico di campione d’inverno, data la situazione di alcune squadre con una partita in meno. Tuttavia, essendo titolo privo di ufficialità e con un distacco minimo tra prime e seconda, non sembra avere valenza sulle possibili preferenze tra le attuali candidate allo scudetto. Oggi in calendario altri 4 incontri: dalle 12.30 alle 20.45 in ordine cronologico, Udinese-Torino, Napoli-Venezia, Juventus-Fiorentina e Milan-Roma a chiudere. Due ultime in coda, con posticipo lunedì, Como-Lecce e Bologna-H.Verona.
Buon pomeriggio a tutti!

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