Ecco come sta andando in una scuola di Milano con l’intelligenza artificiale

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La preside: “Personalizzare la didattica, si può e si deve cambiare”

L’Istituto Comprensivo Toti di San Maurizio al Lambro, in provincia di Milano, è stato selezionato come scuola pilota per un progetto innovativo sull’intelligenza artificiale in ambito educativo.

L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, coinvolge 15 scuole in Italia e tre in Lombardia, e mira a sperimentare l’utilizzo di funzionalità all’interno della piattaforma Google Workspace for Education. L’obiettivo principale è personalizzare l’apprendimento, adattando i percorsi formativi alle esigenze, potenzialità e ritmi di ogni studente. “Non si intende sostituire l’insegnante,” precisa l’Ufficio Scolastico Regionale, “ma offrire un supporto significativo attraverso strumenti tecnologicamente avanzati”. Il progetto, di durata biennale, prevede la collaborazione tra docenti e assistenti virtuali, un’esperienza tra le prime a livello internazionale.

Un approccio didattico innovativo

La sperimentazione coinvolgerà due classi seconde, la 2A e la 2C, che utilizzeranno gli strumenti di IA sotto la supervisione dei docenti e di esperti. Le classi 2B e 2D fungeranno da gruppo di controllo, permettendo di valutare l’efficacia del progetto attraverso monitoraggi costanti e la valutazione Invalsi. “L’obiettivo è personalizzare ulteriormente la didattica, soprattutto per rispondere ai bisogni educativi speciali,” spiega a Il Giorno, la dirigente scolastica Eleonora Galli. Il progetto prevede anche un ruolo attivo degli studenti: “I più competenti potranno diventare creatori di contenuti insieme ai docenti,” annuncia la professoressa Galli, sottolineando l’importanza di promuovere la consapevolezza delle proprie capacità e la visualizzazione dei progressi. Per gli studenti con bisogni educativi speciali, i contenuti saranno personalizzati dai docenti.

Tecnologia e didattica: un binomio vincente?

L’introduzione di strumenti tecnologici come tablet, YouTube e Google Quiz ha suscitato inizialmente qualche perplessità tra i genitori. “Alcuni pensavano che l’uso degli iPad significasse l’abbandono di carta, penna e libri,” rivela la dirigente Galli, che ha rassicurato le famiglie sul ruolo complementare della tecnologia. L’IA, sebbene possa generare timori, rappresenta uno strumento dalle enormi potenzialità, che necessita di essere governato con attenzione. “Il modo di fare scuola può e deve cambiare,” conclude Galli, riconoscendo la tendenza conservatrice del mondo scolastico, soprattutto nel secondo ciclo.

Il progetto ministeriale

Il progetto pilota, come riferito dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è partito a settembre in quindici classi di quattro regioni italiane: Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria.L’obiettivo? Colmare il divario di apprendimento tra gli studenti, soprattutto tra quelli con buoni voti e quelli in difficoltà, con un’attenzione particolare ai ragazzi di origine straniera.

Un software integrato in Google Workspace sarà il cuore della sperimentazione biennale sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica. Inizialmente, il progetto si concentrerà sulle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e sulle lingue straniere. La selezione definitiva delle classi coinvolte è imminente: dopo la scelta da parte degli Uffici Scolastici regionali, si attende il consenso di dirigenti scolastici, docenti e studenti, nel rispetto della privacy.

L’assistente virtuale basato sull’IA identificherà le difficoltà di apprendimento di ogni studente, segnalando le criticità sia al docente che all’alunno stesso. Il docente, opportunamente formato, potrà quindi intervenire con un supporto mirato e personalizzato, aiutando lo studente a superare gli ostacoli.

Il progetto trae ispirazione da uno studio del 1984 di Benjamin S. Bloom, che dimostrò l’efficacia del supporto individuale costante nel miglioramento dei risultati scolastici. L’obiettivo è replicare questo modello di successo, sfruttando le potenzialità dell’IA per offrire a ogni studente un’esperienza di apprendimento più efficace e personalizzata.

Orizzontescuola.it

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