Lo spettacolo, scritto con Federico Bellini, è una nuova produzione Piccolo Teatro – Teatro d’Europa – in prima nazionale- al Teatro Grassi, dal 23 gennaio al 16 febbraio.
Nel dittico che comprende Wonder Woman e Zorro, Antonio Latella, con Federico Bellini, analizza le ferite del XXI secolo: povertà, emarginazione, abuso. «La maschera di Zorro – spiega Latella – è un’evoluzione borghese dei nostri zanni. “Zanni” e “Zorro” iniziano con la stessa lettera: è lei la vera eroina. Credo che la lettera Z racchiuda in sé tutte le implicazioni che possono derivare da questa frase.»
Adottando le regole della danza, la regia scardina le convenzioni della messa in scena e propone sette quadriglie: i quattro attori, a turno il Poliziotto, il Povero, il Muto e il Cavallo, «ogni volta che scivolano sulla parola segno, devono ricominciare, cambiando identità e specchiandosi in quella degli altri. Dall’identità, il lavoro affonda sulla convenzione: quello che si fa sul palcoscenico resta tale, anche quando si tentino realismo o “verità”.
Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio)
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo.
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.