Una misteriosa dama russa canta nelle vie del centro Vivaldi e Monteverdi, degna di un racconto di Buzzati

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Bellini, Puccini, Mozart, Schubert, Monteverdi… a due passi dalla Scala, al centro di una  ZTL  tutta moda, boutique, business e biciclette; ma da alcuni giorni risuonano insolite melodie… sono di  una busker, ovvero  una artista di strada.  Da Expo in poi  il centro storico è diventato una nave scuola di nuovi talenti, cantanti e musicisti, ma mai si è andato oltre  ai concerti di chitarristi rock o di giovani cantautori che si esibiscono in corso Vittorio Emanuele o sotto i portici di piazza Duomo. E’ ormai di moda usare il marciapiede per farsi conoscere, quasi  l’area C fosse il set di un talent alternativo. Ed è gradito l’obolo.

Ma ora, eccoci al debutto dell’opera lirica. Gorgheggia, e senza microfono, nelle strade del centro da alcuni giorni una misteriosa soprano russa, Kristina Bystrykh Recantores: bionda, angelica, a volte in abito da sera nero, avvolta in uno scialle ottocentesco che diremmo letterario ma con il cellulare in mano  collegato a una piccola cassa  acustica che trasmette la base operistica, la soprano  improvvisa inaspettati pezzi d’opera e stupisce i passanti. Una visione tra Fellini e Buzzati: Kristina arriva dalle fredde lande moscovite (lei si definisce “self taught classical soprano with passion for baroque music.”) e  appare e scompare improvvisamente con i suoi mini concerti, a Brera,  o davanti alle chiese di corso Garibaldi fino al Castello, e infine davanti a palazzo Marino: ma per i suoi mini concerti Kristina predilige la chiesa del Carmine, sede dell’antica “Scuola dell’Abito del Carmelo”  e  della “Arciconfraternita dei Divoti della Purificazione” dove esegue le amate arie da Monteverdi.

La rivediamo infine tra le nebbie del Castello Sforzesco… La ascoltiamo incantati mentre canta una romanza russa. Ci dice che aspirerebbe a interpretare lo stile musicale barocco in piazza Duomo, ma è difficile prenotare un posto, sempre sold out. Piazza del Duomo è il palco pubblico  più gettonato, dove, tra i maranza appostati e i frettolosi turisti orientali,  si esibisce la famosa cantante pop e show girl Marina Madreperla.  Kristina si esibisce quasi come un fantasma uscito da un racconto di Buzzati, e ricorda l’Angelo della Musica del famoso romanzo, Le Fantôme de l’Opéra di  Gaston Leroux. E’ reale, Kristina? Anche il Duomo di Milano ha il suo bravo fantasma, le spieghiamo a concerto terminato, si chiamava Carlina e, dicono le voci degli anziani meneghini, appare nelle foto delle coppie di sposi che si fanno ritrarre sulla porta della cattedrale. Kristina sorride e si sposta in Brera, e davanti alla Accademia riprende a cantare Monteverdi. Poi Bellini, Puccini e Mozart. Un antidoto, certo, per purificarci  della plastificazione del bel canto al Sanremo prossimo venturo e ai ragli  del rap.

Streghe, fantasmi, spettri: Milano-da-bere pullula di antiche leggende, storie che pochi ricordano e percorsi che si snodano tra santi, inquisitori e donne affascinanti. E la Scala?  Sembra che all’interno del teatro più prestigioso nel mondo appaia il fantasma del celebre soprano Maria Callas. Dal momento che appare per lo più vicino al loggione, pare che la Callas si diverta a spaventare i loggionisti per vendicarsi di quando la fischiarono per aver steccato durante un’opera. Non è un caso che Kristina prediliga  per i suoi concerti di strada anche il Castello Sforzesco. Qui prima di lei appariva la Dama Velata del Parco Sempione. E la zona  pullula di fantasmi: le sale e i chiostri del castello ospitano gli spettri delle tante dame che qui hanno vissuto e sono morte, come Isabella d’Aragona, Biancamaria Scapardone, Bona di Savoia, Bianca Sforza e la strega Isabella da Lampugnano. Ma se all’improvviso  si sentisse un profumo di violetta, allora vicino potrebbe trovarsi la Dama velata, ovvero il fantasma di una bellissima donna vestita di nero e col volto appunto velato, che irretisce gli uomini, portandoli con sé nelle zone più nascoste del Parco Sempione. Il risultato? I prescelti si innamorano perdutamente di lei, perdendo il senno e passando il resto della vita a cercarla. Ed è  forse quello che succede tra i passanti ascoltando l’angelica Kristina, bellissima soprano russa, novella Dama velata, che ammalia e ha già centinaia di  ammiratori. Tra un concerto e l’altro in teatri e salotti, (si è esibita recentemente a Palazzo Arese Borromeo)  la misteriosa soprano russa è  come un cigno, appare e scompare nelle strade di Milano. Si  esibisce in Handel nel celebre Lascia che io pianga, in Vivaldi e Monteverdi, prepara nuovi recital sui Navigli, sul ponte di Alda Merini e poi al Bosco Verticale, promette. Il suo palcoscenico sono  per il momento i social, Instagram e  Tik tok, dove Kristina  spopola  con migliaia di like: è il loggione digitale. Ma giustamente ambisce ai salotti milanesi Col cellulare in mano, pare canti  per piacere personale, ed è un simpatico  omaggio della cultura russa  che la soprano vuole donare a Milano.

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