Tutti fuori dall’aula magna durante l’intervento della rappresentante del governo: i magistrati del distretto giudiziario di Milano hanno aderito all’iniziativa di protesta lanciata dall’Anm per protestare contro la riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere.
La protesta, come da programma, è scattata non appena Monica Sarti, capo dell’Ispettorato generale del Ministero della Giustizia, è salita sul palco dell’Aula Magna per il suo intervento istituzionale. Le toghe presenti hanno abbandonato l’aula, riversandosi nell’atrio centrale del Palazzo di Giustizia con una coccarda tricolore al petto e una copia della Costituzione in mano.
Il pensiero di Nordio
“Non bisogna pensare che questa riforma sia punitiva per la magistratura” e che tutte ” le manifestazioni di dissenso sono benvenute. Quindi ringrazio tutti per una manifestazione estremamente composta come questa”. A dirlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Corte d’Appello di Napoli, in corso a Castel Capuano. I magistrati in segno di protesta contro la riforma della giustizia hanno lasciato la sala appena il ministro ha preso la parola. “Pensare che un ex magistrato possa avere come obiettivo l’umiliazione della magistratura alla quale è appartenuto, lo trovo particolarmente improprio” conclude.
Il commento di Ignazio La Russa
“Il modo per affrontare i temi che anche oggi sono stati sollevati non può che essere quello del confronto e della concordia, senza che si arrivi a un conflitto perchè sarebbe controproducente per tutti, soprattutto per i cittadini. Le posizioni possono anche essere diverse e divergenti ma devono trovare una sintesi in un confronto serio. E poi perchè tutto sia nell’alveo della Costituzione nessuno può arrogarsi il diritto di cancellare quelle che sono le decisioni che prende il Parlamento ma deve prenderle avendo capacità di ascolto e di confronto”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, parlando con i cronisti al termine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Milano, parlando della protesta dei magistrati contro la riforma che introduce la separazione delle carriere.
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