Regione Lombardia, associazioni di categoria e sindacati hanno firmato ieri a Palazzo Lombardia l’accordo per la diffusione delle ‘Linee di indirizzo per la sicurezza del lavoro nei cantieri delle grandi opere pubbliche e private di interesse pubblico’.
A sottoscrivere l’atto, realizzato in collaborazione con gli stakeholder, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e 36 sigle del partenariato economico e sociale lombardo. L’accordo impegna tutti i soggetti firmatari a promuovere il contenuto tra gli associati e l’adozione dei temi affrontati all’interno dei cantieri e delle stazioni appaltanti. “Il documento siglato oggi – ha detto il governatore della Lombardia, Fontana – è un passo concreto e significativo per garantire maggiore sicurezza nei cantieri lombardi. Regione Lombardia, le associazioni di categoria e i sindacati confermano una volontà comune: tutelare i lavoratori, prevenire gli incidenti e promuovere condizioni di lavoro dignitose e regolari. La sicurezza sul lavoro è una nostra priorità assoluta: queste nuove linee guida rappresentano uno strumento fondamentale per garantire che ogni cantiere, pubblico o privato, operi nel rispetto delle normative e dei diritti dei lavorator. Il nostro impegno – ha aggiunto – è quello di promuovere questi principi in tutti i cantieri lombardi, con particolare attenzione alle grandi opere, come quelle, ad esempio, per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 e gli interventi finanziati dal PNRR e dal Piano Lombardia. Ringrazio tutti gli stakeholder coinvolti per la collaborazione e la responsabilità dimostrata. Solo attraverso un lavoro di squadra tra istituzioni, imprese e rappresentanze sindacali possiamo costruire un futuro in cui la sicurezza non sia un’opzione, ma un valore imprescindibile del mondo del lavoro“.
Tra i vari argomenti inseriti nell’accordo, anche la necessità di prevenire i rischi sanitari derivanti da pericoli ambientali e climatici, la sensibilizzazione alla regolarità nell’applicazione dei contratti di lavoro e alla tutela dell’occupazione e del suo incremento qualitativo, e la condanna dell’intermediazione illecita di manodopera, del lavoro sommerso e irregolare. Il protocollo mira ad essere un utile riferimento per le Pubbliche Amministrazioni.
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