Gli scioperi quasi settimanali, il taglio di tante corse dei mezzi di superficie e le conseguenti attese, la poca sicurezza negli orari serali sono la punte dell’iceberg più evidenti di un trasporto pubblico sempre più problematico e sempre meno curato dal Comune.
Questi macro problemi non devono far dimenticare un altro scandalo della inefficienza ATM: parlo alle scale mobili e degli ascensori sempre rotti o in manutenzione.
Chiunque frequenti la metropolitana di Milano nota che certe scale mobili sono inutilizzabili per mesi.
Sindaci, Assessori e politici che blaterano di mobilità dolce, di città accessibile, dovrebbero provare sulla propria pelle cosa succede quando una

persona anziana o disabile trova una scala mobile sbarrata da cantieri o semplicemente guasta.
Vi sono ancora stazioni della linea 1 prive strutturalmente dell’accesso ai disabili con l’ascensore, ma anche la nuovissima M4, appena inaugurata, ha registrato scale mobili subito guaste e mai riparate.
Tutto ciò è in contraddizione col tentativo costante di Atm di spingere l’utenza ad abbandonare le linee di superficie (tram e bus), chiudendo tratte o riducendo le corse: si veda il caso di 54/61 e 73 dopo l’inaugurazione della M4.
Con le scale mobili sempre fuori uso sarà difficile convincere una persona anziana a optare per la metro.

Eppure siamo nel terzo millennio, negli immobili privati o nei centri commerciali ascensori e scale mobili vengono sistemate in giornata, ma l’Atm non riesce a sistemare da mesi gli impianti di San Donato M3 o Tricolore M4.
Non può essere un problema economico visto che il biglietto è aumentato negli ultimi 13 anni del 120%. E nemmeno irrisolvibile visto che Atm ha un bilancio che supera il miliardo di euro, è l’azienda con più dipendenti della città e si è proposta per gestire le linee di Parigi e Copenhagen.
Forse le priorità che il Comune si è dato sono altre: la mobilità green, le ciclabili, le ZTL, ma rimane un mistero come si possa diminuire il traffico veicolare senza potenziare il trasporto pubblico e renderlo comodo e accessibile a tutti eliminando le barriere architettonica 61 anni dopo l’inaugurazione della metrò a Milano.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
È vergognoso è inaccettabile. Ancora una volta, la metro è inaccessibile alle sedie a rotelle. I primi di febbraio in LORETO, dalla linea verde, l’ascensore che serve a chi è in sedia a porta un cartello che dice che l’impianto tornerà funzionare a fine marzo!!! È incivile e disumano. Nessuno immagina come si sente un disabile che trova questo cartello a sorpresa e NON è né avvertito prima, nè è indicata un’alternativa oppure chi si debba chiamare. Dalla metro occorre chiamare i VVF per uscire? Intanto i saltatori di tornelli entrano ed escono indisturbati. Mai vista un’azienda pub di una città “efficiente” peggiore dell’attuale ATM.
Ricordo una modifica alla parte introduttiva del PGT da me scritta (ho il 100% di invalidità ma posso camminare seppur con fatica) e presentata dal Consigliere De Chirico, ed approvata alla unanimità: “infine, la Milano del 2030 è una città amica dei cittadini disabili per i quali dovranno essere sviluppati appositi interventi per un completo abbattimento di ogni barriera architettonica”
Le scale mobili sono un mezzo di sollevamento ben conosciuto da oltre mezzo secolo. NON E’ PREVISTO CHE POSSANO ROMPERSI SE VIENE FATTA APPROPIATA MANUTENZIONE. La manutenzione infatti consiste nel fare sostituzioni programmate di parti di ricambio e registrazioni di messa a punto a seguito di segnali di degrado. In pratica le scale mobili sono equipaggiate con sensori posti sui motori elettrici di trascinamento, questi sensori permotto di indicare in anticipo una anomalia di funzionamento e di intervenire prima che ci sia un fermo per guasto a danno della cittadinanza. Grazie al dott. De Pasquale che si impegna per la cittadinanza di Milano.
Poi in comune certi buonisti parlano di diritti e minoranze…..
Dal 20 dicembre a oggi 17 febbraio l’unica scala mobile in discesa a San Donato MM3 è funzionata per 8/9 giorni non consecutivi (su 60 giorni), gran parte dei quali concomitanti con il fermo ascensori, annunciato da agosto a novembre ma presente fino a inizio febbraio. Personalmente più volte ho aiutato anziani o invalidi a scendere, per non parlare di gente con pesante bagaglio viaggiante in direzione Rogoredo. Inaccettabile inadeguatezza, lassismo o incompetenza del Comune di Milano che si preoccupa solo di emettere divieti!
Grazie Fabrizio di aver anche stavolta messo alla luce ulteriore grave magagna. Purtroppo Milano è governata da irrespirabili che non fanno altro che trascurare le vere esigenze dei cittadini, lavoratori, disabili, che quotidianamente sono costretti a prendere i mezzi pubblici. Vergogna!
Questo succede perchè le manutenzioni vengono fatte al risparmio, quando vengono fatte……. Questa città è in stato di abbandono da tutti inpunti di vista: verde non curato, tombini non puliti (quando piove è un disastro), parcheggi cancellati per inutili piste ciclabili…. riusciranno i residenti votanti a cambiare rotta? Riuscirà il CDX ad esprimere un candidato sindaco CREDIBILE per vincere le elezioni??? Ai posteri l’ardua sentenza……..
Sono già diversi anni..che dico che Sala e la sua amministrazione..sono la disgrazia di Milano
CHIEDETELO A PEPPE SALA, MODELLO MILANO, È SOLO PERCEZIONE DI INSICUREZZA