Un atto di “eco-green” da vandalismo ha colpito un vigneto sperimentale dell’Università di Verona, a San Floriano in Valpolicella. Le viti sviluppate con Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), sono state strappate e danneggiate da un gruppo di attivisti. E il perché è quasi incredibile: si sono accaniti perché modificate per resistere a malattie come la peronospora, convinti che rappresentino una minaccia analoga agli OGM tradizionali.
Nella loro follia eco-green confondono i vegetali frutto delle Tea e le Tecniche di evoluzione assistita dove gli Ogm classici hanno vanificato anni di studio e lavoro.
Il vigneto faceva parte di un progetto di ricerca avanzata, condotto in collaborazione con la società spin-off Edivite. Queso era finalizzato a migliorare la resistenza e la produttività delle viti e si tratta della prima sperimentazione in Europa che conferma il ruolo di avanguardia dell’Italia nel campo della ricerca vitivinicola.
Le reazioni istituzionali
Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha stigmatizzato l’atto vandalico, esprimendo solidarietà e sottolineando l’importanza di proseguire sulla strada dell’innovazione. «Se qualcuno teme l’innovazione, noi proseguiremo su questa strada per dare alla nostra agricoltura sempre più forza e strumenti per affrontare ogni criticità», ha dichiarato sui social. «Un attacco che danneggia tutto il mondo agricolo. La nostra solidarietà ai ricercatori, certo che continueranno con passione e competenza il loro lavoro»
Anche Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare), ha condannato l’accaduto definendolo un «attacco vigliacco.» Si danneggia non solo la ricerca ma l’intero settore agricolo. De Carlo ha annunciato l’intenzione di lavorare con il Ministero dell’Ambiente per rimuovere l’obbligo di geo-localizzazione dei terreni destinati alle coltivazioni TEA, al fine di proteggere i progetti di ricerca da atti vandalici simili.
Il valore della ricerca
Le TEA rappresentano una frontiera importante per l’agricoltura moderna, permettendo di ottenere piante più resistenti e produttive senza ricorrere agli OGM classici. Tuttavia le due tecniche continuano a generare polemiche. Il danno al vigneto di San Floriano non è solo economico, ma rappresenta un colpo al lavoro di anni, considerando che per le colture arboree come la vite dove i tempi di sviluppo sono particolarmente lunghi.
L’incidente riapre il dibattito sul ruolo dell’innovazione in agricoltura e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra scienza, istituzioni e società civile per superare paure e pregiudizi.
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