Bibas

Il Comune di Milano si rifiuta di onorare i fratellini Bibas, vittime di Hamas

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Due bambini molto piccoli, poco più che neonati. Ammazzati a mani nude, come conferma l’autopsia. Altro che missili israeliani. Sono i fratelli Bibas, uccisi con la loro mamma nelle ore immediatamente successive all’attacco terrorista del 7 ottobre. Hamas ha scambiato i loro cadaveri con detenuti per ragioni di terrorismo. Già qui possiamo vedere una differenza abissale di civiltà: Israele, per dare sepoltura ai propri figli, è disposta a liberare i complici dei loro carnefici. Hamas, invece, è quella che ha ammazzato A MANI NUDE due infanti. Ma questa, in sé tragica, notizia non compendia tutto l’orrore della vicenda. Milano ha dovuto metterci del suo.

La Brigata Ebraica aveva chiesto al Sindaco di illuminare Palazzo Marino di arancione (come i capelli dei fratellini). Milano ha risposto picche. Abbiamo affisso striscioni per chiunque, per qualunque causa, abbiamo illuminato gli edifici per qualsiasi emergenza. Oggi no. No perché gli assassini dei fratellini hanno sempre accuratamente evitato di dividere i terroristi dai civili morti a Gaza e quindi a qualcuno è venuto in mente fosse in atto una pulizia etnica sistematica. Che ovviamente non esiste. Esiste una operazione militare volta a essere certi che mai più a qualcuno venga in mente di massacrare A MANI NUDE due infanti sperando di farla franca.

Illuminare Palazzo Marino avrebbe spostato qualcosa nel conflitto tra la civiltà e Hamas? No. Avrebbe ridato la vita ai due fratellini? No. Ma avrebbe spiegato chiaramente, in questo oceano di barbarie, da che parte stavamo noi. Ma Milano ha avuto grossissimi problemi a schierarsi dalla parte di Israele, l’ultima dimora accogliente a est del mare. Siamo stati dalla loro parte solo finché erano vittime, e nemmeno così convintamente. Una triste occasione ricorrente, che si rivede ogni 27 gennaio, quando sono tutti dalla parte degli ebrei, e ogni 25 aprile, quando viene impedito, o quanto meno qualcuno ci prova, di sfilare alla Brigata Ebraica. Che il fascismo lo ha combattuto davvero. Mentre impazzano le bandiere palestinesi. Nonostante il feeling tra il Gran Muftì di Gerusalemme e Hitler.

Potevamo mostrare di essere migliorati come città. Abbiamo scelto di girarci dall’altra parte. E non ci abbiamo fatto una grande figura.

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