I racconti di Capitan U 1947: non esistono paci giuste, c’è solo la PACE !

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Se davvero esistessero le paci giuste non avrebbero ragione di esistere le guerre, perché mancherebbe il movente per originarle. Una guerra inizia quando qualcuno rivendica un torto, o almeno crede di avere il pretesto per rivendicarlo. Non è necessario stabilire quando questi ha subito il torto, importante è che il torto ci sia stato, e, non conta se ieri, cento o mille anni fa. In ogni conflitto c’è sempre chi attacca e chi si difende, chi ha ragione o pensa di aver ragione, e, chi ha torto, ma non lo ammetterà mai. Io sono convinto che “ragione o torto” non si possano attribuire al 100 per cento a solo uno dei belligeranti e cercherò di spiegarlo, nel modo più conciso e chiaro possibile, servendomi di tre esempi, due guerre e una storia narrata in una canzone.

La guerra del Kosovo

Il Kosovo, regione autonoma della Repubblica della Serbia, era abitato da una maggioranza di etnia albanese e da una, anche se forte, minoranza serba.  Sotto una spinta separatista albanese il Kosovo si autoproclamò repubblica indipendente e nelle libere elezioni del maggio 1992 divenne Presidente Ibrahim Rugosa, leader della Lega democratica. La Serbia non accettò passivamente e il suo Presidente, Slobodan Miloševic, tolse alla regione l’autonomia e intervenne militarmente con dure repressioni che si protrassero negli anni per costringere i kosovari a fuggire in Albania, avviando nel 1998 una campagna di pulizia etnica con l’uso di torture, deportazioni, e orribili stupri.

Il 24 marzo 1999  la NATO intervenne a  sua volta con una forza di pace, aggredendo la RFJ (Repubblica Federale Iugoslava) per  “spirito umanitario” soprannominato “Angelo misericordioso”, con l’intento di liberare il Kosovo  e costringere la Serbia alla resa. Ma Miloševic si arrese solo dopo 78 giorni di incessanti bombardamenti, firmando il 9 giugno 1999 l’ accordo di Kumanovo, accordo che prevedeva la cessazione delle ostilità con il ritiro delle truppe serbe dal Kosovo e l’invio nella regione di un contingente internazionale. Si tennero in Kosovo nuove elezioni politiche vinte dalla Lega democratica di Ibrahim Rugosa e Miloševic fu consegnato, dal nuovo governo serbo, al Tribunale internazionale dell’Aia e imprigionato. L’11 marzo 2006 fu trovato morto nella cella dov’era rinchiuso e, finalmente, nel 2008 l’indipendenza del Kosovo fu riconosciuta anche dai principali Stati occidentali, tra cui l’Italia. La pace, però, è sempre in bilico, perché Il Kosovo è tuttora un’area di gravi tensioni.

Ora provo ad analizzare i torti e le ragioni dei due principali belligeranti di allora:

torto della Serbia, nel non riconoscere le libere elezioni che proclamarono l’indipendenza del Kosovo, ma anche ragione della Serbia, nel voler difendere l’integrità dei propri confini

ragione della Nato, nell’ intervenire per fermare le violenze serbe, ma anche torto della Nato,  per aver attaccato e invaso un altro Stato.

La pace alla fine ci fu, ma fu considerata “giusta” solo da una parte e “ingiusta” dall’altra. I morti e i profughi, però, tra “ragioni e torti” furono centinaia e centinaia di migliaia.

Guerra in Ucraina

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia porta la data del 28 febbraio del 2022, ma l’inizio del conflitto va riportato indietro di 8 anni, al 6 aprile 2014 quando alcuni manifestanti armati occuparono dei palazzi governativi nell’Ucraina orientale. Da parte dei secessionisti, rivendicando quanto accaduto in Crimea, fu indetto un referendum l’11 maggio 2014, ma l’esito non fu riconosciuto dall’Ucraina né “verificato” da alcuna organizzazione internazionale. A questo punto la reazione fu simile a quella già vista nel Kosovo con una controffensiva ucraina violenta e mirata. Anche in questo caso passarono degli anni, 6, prima dell’intervento serbo in Kosovo e 8, prima di quello russo in Donbass. Anche qui la Nato intervenne, non direttamente, ma fornendo armi di difesa e offesa … questa volta, però,  “non a favore dei separatisti”.

Quanto accaduto in seguito è storia recente, per cui passo immediatamente ad analizzare torti e ragioni delle principali parti in causa: 

torto  dell’Ucraina, nel non riconoscere il referendum indetto dalla maggioranza dei russi presenti in Donbass e ragione dell’Ucraina, nel voler difendere i propri confini geografici dall’invasione russa …

ragione della Nato nel voler aiutare un popolo invaso e torto della Nato, per non aver considerato le ragioni dei separatisti russi abbastanza simili, mi pare di capire, a quelle dei separatisti kosovari.

Anche questa volta una pace ci sarà, almeno il mondo lo spera, e sarà considerata “giusta” da una parte e “ingiusta” dall’altra, ma  i morti e i profughi, tra “ragioni e torti”, fino ad ora sono già oltre un milione.

Come scoppia una guerra

Nel 1993 scrissi un brano che vi ho proposto già in un altro mio racconto, IL CAPPOTTO, dove descrivo come fame e ricchezza siano spesso all’origine di scontri violenti e di catastrofi annunciate. Racconto di un povero che ha freddo e che ruba il cappotto di un uomo ricco che con incuranza l’ha gettato da una parte, lasciandolo incustodito. Il ricco, però, si accorge del furto e con espressione furente negli occhi insegue il povero, improvvisatosi ladro per necessità’. Lo incalza fino a raggiungerlo, a malmenarlo e a lasciarlo morente su un marciapiede accanto un cappotto “in mille pezzi strappato2. Anche qui cercherò di analizzare torti e ragioni:

torto del ladro, perché la proprietà altrui è sacra, ragione del ladro,  perché fame e freddo spesso sono causa di azioni sbagliate…

torto del ricco, per la sua reazione spropositata che ha portato alla morte violenta del ladro senza recuperare il maltolto e ragione del ricco, perché non è un delitto essere ricchi, mentre lo è l’essere derubati.

Oggi ho affrontato un  tema molto controverso e non facile da esporre, ma, l’ho fatto con onestà e convinzione, senza pretendere di ergermi a giudice unico di torti e ragioni altrui. Ho espresso solo il mio pensiero, quello di un uomo che da sempre aborra e condanna ogni guerra o forma di violenza gratuita, per cui, concludo confermando quanto da me riportato nel titolo:

una pace giusta non potrà mai esistere, perché porterebbe a guerre infinite fino alla distruzione totale di uno dei contendenti o dell’intera umanità, essendo sempre distribuiti in modo più o meno attribuibile “torti e ragioni”. Per cui, non è più possibile accettare passivamente la morte di anche un solo essere vivente … esiste solo la PACE, l’unica in grado di dare una ragione definitiva a tutti, e su questo sogno dobbiamo insistere con la nostra preghiera, affinché il Signore inculchi nella testa di ognuno di noi il buon senso e questo … assioma indiscutibile!

 

… con amore …

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

6 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: non esistono paci giuste, c’è solo la PACE !

  1. Anche stavolta mi trovi d’accordo in ogni parola da te qui scritta.
    Purtroppo per ogni guerra che scoppia, c’è sempre chi la causa e chi la subisce, c’è chi ha torto e chi ha la ragione.
    Sono il gioco delle parti che va avanti da migliaia di anni.
    Io sono sempre per la soluzione pacifica, però quando non si può, allora c’è chi scatena la guerra che porterà con se le conseguenze che tutti sappiamo.
    C’è anche chi la vuole tenere alimentata per interessi economici, vedi gli USA e l’Europa le armi e mezzi che hanno dato all’Ucraina.
    Non so se tutti lo sanno, ma diverse volte nelle stazioni ferroviarie vicino a dove vivo io, gli abitanti dei vari paesi o città, nelle ore notturne e 4 o 5 volte all’anno, diverse volte hanno visto passare treni di carri armati che andavano verso il Sud. Molti sono convinti che siano andati in Ucraina e ne sono sicuro anche io.
    Ora sembra che tutto stia volgendo al termine e speriamo che lo sia veramente.

    La tua canzone invece, la conoscevo già, ed è come sempre molto bella e attuale più che mai. Un buon confronto con quanto scritto nell’articolo.

    Complimenti come sempre e grazie.

  2. Ciao Capitan U, oggi ho letto e riletto anche informazioni a me sconosciute, vedi l’ inizio del conflitto russo del 2022 da riportare indietro e in qualche modo comparare con quello nel Kosovo del 2014 … riprendo il filo elogiandoti per la tua conoscenza che mi spinge a fidarmi ed apprendere, e convenire che la guerra è una brutta bestia dove perdono tutti, attori e spettatori … Tornando a qualcosa di più umano e sereno come una bella canzone in grado di unire ed essere comprensiva per tutti, mi è piaciuta tantissimo anche la musicalità del brano che hai cantato in parte in francese e osservandoti nelle movenze
    mi convinco di quello che sei…uno chansonnier.Ti abbraccio 👏🤗

  3. In guerra non ci sono vincitori ma solo vittime innocenti. Mi trovo d’accordo con ciò che descrivi, purtroppo i potenti ragionano con i piedi… Mi dispiace solo per i bambini che non hanno colpe🙏

  4. Ciao Umbi
    Hai fatto di nuovo centro con il tuo racconto, condivido in pieno il tuo pensiero,
    Purtroppo con le guerre non c’è mai un vincitore, non è una partita di calcio, qui i capi che comandano, giocano a scacchi, con gli uomini , uomini che sono stati mandati al fronte , a morire ,ho letto che da quando è cominciata questa guerra , da tre anni, ci sono stati oltre 700,000 morti , 700, 000 uomini,mariti,figli , che le mamme le mogli non vedranno mai più ! Purtroppo l’uomo non ha ancora imparato a vivere insieme in pace, senza fare guerre, invadere, visto che in questo mondo siamo di passaggio, mi è venuto in mente una bellissima canzone di Adriano Celentano
    LA PELLE dove c’è una frase molto bella che dice NON UCCIDERE GLI ALTRI UOMINI SONO FATTI COME TE, LA PELLE IL GRANDE SARTO C’È LA DATA.
    speriamo è incrociamo le dita, che finiranno queste guerre assurde , e che finalmente possiamo vivere tutti in santa pace, .
    Bellissima canzone ” Il Cappotto” ci hai regalato tantissime canzoni tutti capolavori, Grazie di cuore Umbi.

  5. Sempre analisi perfette è difficile andare d’accordo con tutti ci sono interessi …speculazioni…prepotenze…e tanti ostacoli ma in questo mondo siamo di passaggio ed è indispensabile solo una cosa per il bene dell’ umanità… LA PACE

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