Con il blocco edilizio, innescatosi a Milano per le vicende a tutti note, si acuisce l’emergenza abitativa che rende sempre più difficile l’accesso alla casa per chi vive nel capoluogo meneghino.
I principali protagonisti del settore immobiliare e le istituzioni milanesi lombarde si sono riuniti in occasione del convegno “Per quale Milano. Voci e visioni sul futuro della città”, organizzato da Tempi in collaborazione con Ccl – Consorzio Cooperative Lavoratori per confrontarsi su politiche abitative necessarie per colmare quello che ormai è un vuoto strutturale. Milano è “una città che ha saputo conquistare gli occhi e i capitali del mondo grazie a una capacità di sviluppo con pochi paragoni, ma che ora si scopre sempre più inaccessibile ai suoi lavoratori essenziali: uno stipendio normale non basta più per trovare casa qui”, sottolineano gli organizzatori.
Secondo il report dei prezzi immobiliari di Milano elaborato da Fimaa e Camera di commercio la periferia di Milano ha visto un boom nella crescita delle vendite e dei prezzi delle case. Per esempio, nel quartiere NoLo (North of Loreto) un appartamento ristrutturato costa quasi il doppio rispetto a cinque anni fa. Tra le aree esterne è la zona Brianza – Pasteur, quella che ha subito l’incremento maggiore. Qui il prezzo delle case nell’ultimo quinquennio è cresciuto del 64,7%, ma se consideriamo solo gli appartamenti ristrutturati il rialzo segna addirittura +94%.
A questa tendenza si aggiungono gli oltre 600 nuclei familiari, per un totale di circa 2mila persone che hanno investito i risparmi di una vita in case che al momento sono inesistenti e che sono vittime del blocco urbanistico. “In questo momento molto difficile per la città di Milano siamo fiduciosi e certi che non tarderanno le risposte da parte del Comune, che è sempre stato sensibile alla specificità dell’edilizia cooperativa gravemente danneggiata dallo stallo dei cantieri. Le cooperative dell’abitare hanno una marcia in più fatta di persone pronte a mobilitarsi insieme e che credono in una casa con costi abbordabili”, spiega Alessandro Maggioni, presidente di Ccl.
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