Buon giorno e buona domenica ai lettori. 4 gli anticipi per la 27a giornata, a partire da venerdì 28 febbraio. Tra questi l’attesissimo confronto testa a testa tra Napoli e Inter, finito in parità. L’Inter sotto assedio ma in vantaggio, la vittoria è stata raggiunta soltanto a 3′ dal termine.
Fiorentina-Lecce 1-0
Nel friday night che apre la 27a giornata del massimo campionato italiano, la Fiorentina supera di misura il Lecce. A decidere il match un’incornata in apertura di match di Gosens su preciso cross di Dodô. I viola di Palladino, un po’ troppo prudenti dopo le tre sconfitte consecutive, non la chiudono e sciupano un penalty al 73′ con Beltran. Successivamente colpisce anche una traversa. Con questo risultato, De Gea e compagni, senza Moise Kean si rilanciano in classifica e salgono a 45 punti. Ha festeggiato il suo 25° compleanno in tribuna, in ripresa dal trauma cranico rimediato a Verona). Il Lecce di mister, restano sedicesimi a quota 25.
Atalanta-Venezia 0-0
Ancora un solo punto per l’Atalanta in casa, questo il verdetto al termine della sfida contro il Venezia. Uno 0-0 opaco e sostanzialmente inutile, che profuma di enorme occasione sprecata per De Roon e compagni, incapaci di battere l’organizzata formazione di Di Francesco che si conferma squadra insidiosa per le grandi.
Il pareggio impedisce all’Atalanta di accorciare su una tra Napoli e Inter in ottica scudetto: i bergamaschi rimangono terzi, e per la quinta partita di fila non riescono a fare bottino pieno in campionato al Gewiss Stadium: l’ultimo successo casalingo (3-2 sull’Empoli) è datato 22 dicembre. Il Venezia, dal canto suo, conquista un punto con pieno merito e centra il secondo risultato utile dopo lo 0-0 di sabato scorsa al Penzo contro la Lazio.
Napoli-Inter 1-1
La partita che poteva dare una svolta alla corsa-scudetto si tramuta sostanzialmente in un nulla di fatto. Il Napoli artiglia un pareggio meritatissimo con una zampata di Philip Billing all’87’ e resta nella scia dell’Inter, che sogna a lungo di lanciarsi su un potenziale +4 grazie a una perla mancina pennellata, su punizione, da Dimarco al 22′. Il risultato finale è il giusto coronamento per la tenace reazione della squadra di Conte, protagonista di sessanta minuti finali di grande forcing. Il Napoli trova grandi spazi sulla destra, ispirato da un vivace Politano, conquista corner a ripetizione, ma fatica a scardinare il muro-basso dell’Inter, sempre in grado di allontanare nelle innumerevoli situazioni mischia a centro-area. Un collettivo che ha ceduto soltanto nel finale, guarda caso appena dopo l’uscita di uno stremato Bastoni, autentico baluardo difensivo e uno dei migliori in assoluto tra i nerazzurri.
La svolta arriva però un po’ prima, al 51′, quando un problema muscolare sofferto da Dimarco costringe Inzaghi a cambiare assetto passando al 4-4-2. L’Inter impiega diversi minuti per ritrovare equilibrio, soffrendo l’assedio forsennato del Napoli, perde completamente il controllo del ritmo e del possesso-palla, abbandonando Lautaro e uno spentissimo Thuram, evidentemente tutt’altro che pronto ad un rientro parso palesemente affrettato. I tentativi continui del Napoli si infrangono a lungo sulla saracinesca abbassata da Acerbi e dal commovente Bastoni, rilevato all’80’. Ed è proprio quello il momento in cui il Napoli, ravvivato dalle forze fresche di Ngonge e Billing, riesce a sfondare, questa volta sulla corsia centrale, grazie a una percussione violenta di Lobotka. Martinez, già superlativo in precedenza su Lukaku, si oppone con i piedi sul primo tentativo, ma il danese è cinico e rapace a mettere in rete sulla ribattuta, anticipando Dumfries e griffando la sua prima rete in azzurro.
Un’Inter quindi in formato trincea, probabilmente preoccupata (con abbastanza ragione) dei numerosi impegni che l’attendono su tre fronti, campionato, coppa Italia e Champions, in cui è rimasta l’unica italiana impegnata. E il Napoli di Conte, pur totalmente libero da impegni di altro genere, ha meritato un pareggio scaturito più dalle difficoltà dell’Inter che dalle virtù proprie, ma non è andato oltre mancando l’occasione per operare un controsorpasso rimasto, per ora, nel cassetto dei desideri.
Udinese-Parma 1-0
Terza vittoria consecutiva ,e senza subire gol, per l’Udinese di Kosta Runjaic. Come a Lecce si è decisa su un calcio di rigore, ma questa volta senza polemiche: lo conquista Thauvin e lo trasforma al 38′ il francese, a cui viene consegnata palla proprio da Lorenzo Lucca. Poi, tanto dominio territoriale dei padroni di casa, a cui viene annullato il 2-0 nella ripresa allo stesso Thauvin.
Dopo questi 4 anticipi, oggi è il turno di Monza-Torino alle 12,30, poi Genoa-Empoli, Bologna-Cagliari, Roma-Como e in chiusura alle 20,45 Milan-Lazio. Unico posticipo stasera tra Juventus e Lazio. In settimana, Inter nuovamente impegnata come unica superstite italiana in Champions, in trasferta a Rotterdam contro il Feyenoord, oltre alle romane che si giocano la qualificazione ai quarti di Europa L.
Il prossimo turno avrà calcio d’inizio venerdì 7 marzo, con l’anticipo tra Cagliari e Genoa.
Buona settimana e arrivederci a tutti!
