Urbanistica: shock in Giunta, per le inchieste si dimette l’assessore alla casa Bardelli

Milano

A seguito di quanto emerso dalle inchieste sull’urbanistica della Procura di Milano,  l’assessore alla Casa Guido Bardelli ha presentato le sue dimissioni. Questo riporta una nota diffusa da Palazzo Marino, secondo cui Bardelli ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala per metterlo al corrente della sua decisione. Il sindaco, continua la nota, “valuterà le alternative possibili al fine di non interrompere il percorso tracciato sul piano Casa”. Bardelli esporrà i motivi della sua decisione al Consiglio comunale nella riunione di lunedì 10 marzo.

Le chat dell’assessore nelle inchieste della Procurainchiest

Le chat private dell’assessore erano finite nelle inchieste della Procura sull’urbanistica: si trattava di frasi contro la giunta, scritte quando Bardelli non era ancora assessore. Da Palazzo Marino, spiegando che si esploreranno le alternative possibili, si puntualizza che l’assessorato alla Casa “è estremamente rilevante per la città di Milano ed è necessario garantire continuità nelle attività che si stanno portando avanti”.

Oggioni per ora non risponde ai magistrati

 Intanto la difesa di Giovanni Oggioni, l’ex dirigente comunale milanese ai domiciliari in un filone delle inchieste sull’urbanistica, presenterà più avanti istanza al gip per chiedere la revoca o l’attenuazione della misura. “Si riserva anche di rilasciare dichiarazioni – ha spiegato l’avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, dopo che oggi il 68enne non ha risposto al gip – e ulteriori passi, dopo che avremo potuto accedere agli atti dei pm, di cui abbiamo chiesto copia, per chiarire la sua esatta posizione”.

Ovviamente, ha aggiunto, si dichiara “estraneo a questi discorsi, come configurati dai pm”, tra cui la corruzione. Oggioni è rimasto nell’ufficio del gip di Milano Mattia Fiorentini solo pochi minuti, giusto il tempo di certificare che si è avvalso della facoltà di non rispondere, alla presenza anche dei pm. La difesa, come ha chiarito il legale, si riserva, però, di presentare una memoria difensiva o di rilasciare dichiarazioni e comunque presenterà “di sicuro” istanza al giudice per la revoca dei domiciliari, dopo aver analizzato tutti gli atti.

Il legale ha chiarito che c’è da tenere conto pure del fatto che ci sono “plurimi procedimenti” aperti dalla Procura di Milano sulla gestione urbanistica. Procedimenti che già avevano visto indagato Oggioni e “la maggior parte dei quali sono ancora in fase istruttoria”. E anche su questo “faremo delle valutazioni trasversali, in relazione alle posizioni negli altri procedimenti”. Poi, sull’accusa di depistaggio, per aver cancellato dati dai dispositivi sequestrati, il difensore ha spiegato che vuole prima “vedere tutti gli atti”, ribadendo, inoltre, che “la corruzione viene contestata per la prima volta in questi procedimenti”.

L’avvocato “Non esiste un sistema-Oggioni”

 “Quella sul ‘sistema’ è una dichiarazione dei pm che, ovviamente, non viene per niente condivisa dalla difesa“, ha concluso il legale Brambilla Pisoni. L’ex dirigente “non sta bene per niente, è molto depresso, non è nelle migliori condizioni per far fronte a questa situazione”.

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