La “moda” del biologico cresce sempre di più, sia sul fronte della produzione, sia su quello del consumo. Non servono i numeri per capirlo. Basta guardare gli scaffali dei supermercati, dove ormai si affollano sempre di più prodotti con il marchio “bio”, oppure fare due chiacchiere con gli amici, per rendersi conto che in molti lo scelgono durante la spesa.
Ma cosa dice la scienza sul cibo biologico? Molto, anche se nulla di definitivo. Uno studio, uscito su Jama Internal Medicine, ha rilevato una correlazione tra un maggiore consumo di cibo biologico e un minor rischio di tumori al seno successivi alla menopausa e di linfomi. Nel 2009 i volontari di una ricerca, soprattutto donne, hanno comunicato le loro abitudini alimentari agli scienziati all’inizio della sperimentazione. Circa sette anni dopo, gli studiosi sono andati a vedere chi si era ammalato di cancro e hanno scoperto che chi sceglieva regolarmente il biologico aveva in media il 25% di probabilità in meno di sviluppare una neoplasia.
Questo significa che i prodotti bio sono migliori di quelli naturali? La risposta non può essere netta. Secondo gli autori, il biologico contiene meno pesticidi (diverse sostanze chimiche usate nei campi agricoli sono state classificate dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro come “probabilmente” o “possibilmente” cancerogene), ma a influire sui risultati sarebbe stato anche lo stile di vita dei volontari. Gran parte del campione, infatti, era composto da donne con una cultura e uno stipendio superiore alla media. Non solo mangiavano meglio di altri in termini di qualità, ma dichiaravano anche di consumare molta più frutta e verdura, legumi, frutta secca e poca carne rossa. Inoltre asserivano di praticare attività fisica e di non fumare. Da questo quadro emerge che a fare bene non è solo il cibo biologico che contiene meno pesticidi, ma anche lo stile di vita delle persone.
Dopotutto, non abbiamo studi che dicono che gli alimenti bio siano più nutrienti degli altri. Uno studio del 2012 dell’Università di Stanford ha confermato che se si considerano gli effetti sulla salute, il cibo biologico non è più nutriente e non apporta nessuna vitamina in più, né maggiori concentrazioni di proteine. Ne ricaviamo un insegnamento per la vita di tutti i giorni: il nostro stile di vita deve essere sano e la nostra dieta deve essere il più equilibrata possibile. Non dimenticate mai lecinque porzioni di frutta e verdura al giorno, biologica o non biologica. I prodotti ortofrutticoli di stagione ci aiutano a prevenire malattie croniche come il diabete, i problemi cardiovascolari e diversi tipi di tumore.

Il Prof. Nicola Sorrentino è nato nel 1954 e vive a Milano. Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano e si è specializzato in Scienza dell’alimentazione e dietetica, in Idrologia, Climatologia e Talassoterapia. Attualmente è docente presso l’Università IULM di Milano. È direttore scientifico della IULM Food Academy. Relatore in diversi convegni scientifici, partecipa a numerosissime trasmissioni televisive e radiofoniche. È autore di libri e articoli di carattere sia scientifico che divulgativo, fra i quali: La Dieta Sorrentino, La dieta dell’acqua, Grassi dentro, Siamo gonfi non siamo grassi, Tutta la verità sulle diete, BeautyFood, Dimagrire in pochi giorni, Il metodo Sorrentino per dimagrire.