Sala strapiena al convegno di FI al Grattacielo Pirelli di Milano
La sala presso il Grattacielo Pirelli non è stata sufficiente a contenere tutte le persone interessate ad ascoltare le molte iniziative per le donne. Presentate lunedì 3 marzo, al convegno organizzato dalla Segreteria di Forza Italia Milano e Azzurro Donna Milano. Un afflusso di pubblico superiore alle previsioni per la tematica scottante delle “pari opportunità”, trattata da relatori di grande spessore politico e professionale.
I lavori sono stati aperti dall’On. Cristina Rossello, deputato della Repubblica e Segretario di FI Milano, che è da sempre al fianco delle donne anche grazie al suo Progetto Donne e Futuro, partito nel 2007, come spunto di riflessione sul contributo femminile nel mondo del lavoro, con lo scopo di nobilitare le eccellenze femminili, per favorire il conseguimento delle pari opportunità e promuovere l’immagine delle donne che si sono distinte nei rispettivi ambiti di attività.
L’incontro ha visto coinvolta come organizzatrice e moderatrice Rosa Pozzani, Responsabile di Azzurro Donna Milano e Capogruppo FI Municipio 4. Pozzani ha sottolineato la disparità di trattamento tra uomini e donne nel mondo del lavoro a fronte di risultati più rapidi e brillanti negli studi da parte di queste ultime. Per fornire qualche dato, sono oltre il 70 per cento le donne che lasciano il lavoro entro il terzo anno di età del primo figlio perché non riescono a conciliare l’impegno lavorativo con le responsabilità famigliari. Da notare poi – afferma la Pozzani – che, se in Italia ci fosse un livello occupazionale femminile pari a quello europeo avremmo un aumento del PIL di oltre il 7%.
Simona Tironi, Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, ha illustrato il progetto “Lombardia per le donne” a sostegno dell’occupazione femminile: “Si intende concedere un contribuito erogato direttamente alle donne, in fase di ingresso o rientro nel mercato del lavoro, che hanno carichi di cura. Questo consentirebbe loro di poter fruire di specifiche prestazioni di assistenza per minori o parenti non autosufficienti mediante contratti di lavoro con persone fisiche. Il fine è di promuovere l’incremento della partecipazione femminile al mercato del lavoro, ottenere un maggior equilibrio tra vita professionale e vita privata, promuovere il lavoro domestico regolare e il riconoscimento del suo valore nella gestione dei carichi di cura delle donne lavoratrici.
Per quanto riguarda le aziende, Regione Lombardia è stata la prima in Italia a sostenere le imprese verso la “Certificazione della Parità di Genere”, con una dotazione di dieci milioni di euro. Si tratta di uno strumento per migliorare concretamente le condizioni di lavoro delle donne, riducendo il divario retributivo di genere, aumentando le opportunità di crescita professionale nelle aziende e agevolando la conciliazione tra lavoro e famiglia. La risposta che stiamo avendo in termini di adesione da parte delle imprese – sottolinea l’Assessore – è un segnale incoraggiante che va nella direzione che abbiamo auspicato” .In data 25 febbraio 2025,sono 422 le imprese che si sono certificate grazie al contributo di Regione Lombardia e altre sono in corso di certificazione. Per tutto il 2025 e fino al 2027, la Regione rilancia l’avviso per le imprese che vogliono certificarsi. Non solo, per le imprese e le organizzazioni ancora indecise perché temono di non riuscire a sostenere il percorso verso il raggiungimento della Certificazione, Regione Lombardia promuove una misura specifica di “Formazione propedeutica al conseguimento della Certificazione della Parità di Genere”, con un taglio molto pratico. Le strategie per le pari opportunità in ambito lavorativo sono quindi affrontate concretamente, sia dalla parte delle donne lavoratrici o aspiranti tali, sia dalla parte delle aziende.
Anna Maria Gandolfi, Consigliere di Parità Regione Lombardia, ha illustrato il suo impegno concreto per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna. “Empowerment” significa “consapevolezza”, ovvero la presa di coscienza da parte della donna di tutte le sue potenzialità e del suo diritto a esprimerle nella società. Le donne non devono essere penalizzate nel mondo del lavoro a causa delle loro responsabilità genitoriali perché il loro contributo è indispensabile, sia in ambito lavorativo che famigliare.
La stessa Gandolfi, con la sua carriera e la sua determinazione, ne è un esempio concreto. Peraltro, ricopre anche il ruolo di Dirigente scolastico in una scuola media di Brescia che vede la presenza di ben 38 diverse nazionalità, in cui sta portando avanti il progetto della “sospensione alternativa”, per la quale lo studente che viene sospeso per motivi disciplinari, anziché stare a casa a bighellonare, viene indirizzato a lavori socialmente utili: una misura rieducativa di successo proposta al Ministero dell’Istruzione. In aggiunta, la Gandolfi, nel biennio 2025-2027, è Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Brescia, una figura esterna chiamata a prevenire e a perseguire i comportamenti espressivi di discriminazione diretta o indiretta, molestia sessuale, molestia morale o psicologica, mobbing. Il suo ruolo è quello di fornire assistenza e consulenza a chiunque si ritenga vittima di tali comportamenti, mantenendo la massima riservatezza.
Carla Bruschi, artista nota per la sua attenzione ai più deboli, tra cui le donne sfruttate, emarginate, sottomesse, vittime di guerre, abusi e violenze, è intervenuta in qualità di Vicesegretario Provinciale di FI Milano e Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità FI Milano.
Con un discorso di natura programmatica, la Bruschi ha sottolineato che l’empowerment femminile nel mondo del lavoro è un percorso che deve passare attraverso il diritto all’istruzione, l’accesso a posizioni di leadership, la parità salariale, il sostegno all’imprenditoria femminile. Questo percorso va condiviso da tutte le componenti politiche, istituzionali, pubbliche e private perché non è una questione di parte: è una necessità per lo sviluppo del nostro Paese. Voglio lanciare un piano programmatico permanente– afferma la Bruschi – dall’otto marzo all’otto marzo, per promuovere azioni concrete… Non basta parlare di pari opportunità: dobbiamo creare le condizioni affinché le donne abbiano davvero pari opportunità di accesso e di crescita nel lavoro e nella società. È una questione di libertà: la libertà di poter essere madre e professionista senza dover subire discriminazioni, penalizzazioni o rinunce forzate.
Anna Gesualdo, Consigliere FI Municipio 8 e membro Commissione Codice Rosso, è promotrice della tutela legale gratuita, indipendentemente dai limiti di reddito attuali, in caso di molestie assimilabili alla violenza psicologica e anche economica. Il Codice Rosso, legge 69 del 2019, con il successivo Codice Rosso Rafforzato del 2023 – spiega la Gesualdo – ha l’obiettivo di tutelare le donne nelle dinamiche di lavoro in cui si verificano forme di molestie e mobbing. Il Codice Rosso Rafforzato intende rendere ancora più pronta la risposta del magistrato: il PM ha l’obbligo di ascoltare entro tre giorni la persona che presenta denuncia, altrimenti il Procuratore Generale può sottrargli il fascicolo e assegnarlo a un altro magistrato.
Al convegno sono intervenute anche Rosy Zampogna di Azzurro Donna e Federica Colzani, Direzione Ascolom A.P.S.
Giuseppe Lardieri, Vicesegretario Vicario FI Milano Grande Città ha poi chiuso la serata. Prezioso il contributo, anche organizzativo, di Fabrizio De Pasquale, Vicesegretario FI Milano

Laureata in Filosofia
Counselor, Content Creator, Critico d’arte e Consulente artistico
Ha pubblicato su Domus – Editoriale Domus,
Architettura e Arte – Ed. Pontecorboli, Materiali di Estetica – Ed. CUEM