I fatti: il Comitato Difesa e Ambiente, da mesi in prima linea per salvare 78 alberi del Parco Ticinello, situato nella periferia sud di Milano, tra Gratosoglio e Vigentino, ha deciso di ricorrere alle vie legali per bloccare l’intervento delle motoseghe. La minaccia di abbattimento, considerata da molti residenti del quartiere come inutile e indiscriminata, ha scatenato l’ira della comunità locale verso il Comune e il Consorzio responsabile della gestione del parco. I 78 alberi, che rischiano di essere tagliati, si trovano lungo un tratto di circa 500 metri del sentiero che costeggia il cavo Ticinello, il piccolo corso d’acqua che attraversa l’area verde e da cui il parco prende il nome.
A fine febbraio, sui tronchi degli alberi erano comparsi dei cartelli che annunciavano il loro destino: “Le piante contrassegnate dal colore viola saranno soggette ad abbattimento”. Un avviso che ha lasciato poco spazio alla speranza di un ripensamento.
“Abbiamo deciso di affidarci all’avvocato Veronica Dini – spiega a Il Giorno Marina Di Lorenzo, portavoce del Comitato – come ulteriore misura per proteggere questi alberi e impedirne la distruzione. Il Comune giustifica gli abbattimenti come necessari per ‘tutelare l’incolumità dei fruitori del parco e/o la funzionalità del cavo Ticinello’, ma nelle schede tecniche non è indicata neanche la classe di rischio della maggior parte delle piante. Inoltre, quasi tutti gli alberi in questione non si trovano nemmeno all’interno del canale. Sono alberi forse un po’ storti, ‘disordinati’, ma sono vivi e in salute. Perché tagliarli?”.
Marina Di Lorenzo, insieme a molti altri residenti della zona tra piazzale Abbiategrasso, via Dudovich e via Palanti, è diventata una vera e propria sentinella di questo amato polmone verde, un’area di 80 ettari salvata dalla speculazione edilizia negli anni ’80. Tuttavia, negli ultimi anni, il parco ha subito trasformazioni che, secondo i residenti, ne hanno compromesso l’integrità: “Il Comune ha realizzato un’area didattica che altro non è che una piccola distesa di cemento, senza contare i ponti costruiti per attraversare il Ticinello, che a mio parere sono brutti”.
La protesta del Comitato non riguarda solo il destino dei singoli alberi, ma anche il valore naturalistico e ambientale del Parco Ticinello, che rappresenta un corridoio ecologico fondamentale in una città come Milano, già alle prese con livelli allarmanti di smog e una crescente cementificazione. “In un contesto urbano sempre più asfissiante, questi spazi verdi sono essenziali per la qualità della vita di tutti noi – conclude Marina – e non possiamo permettere che vengano sacrificati senza una giustificazione valida”.
La battaglia del Comitato continuerà per tutta la primavera e l’estate, con l’obiettivo di preservare uno degli ultimi polmoni verdi della città.
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