“Il consulente della Procura, nelle conclusioni della perizia cinematica sul caso Ramy, ha giudicato l’operato di chi ha inseguito Fares nella sua folle fuga in motorino conforme a quanto prescritto dalle procedure in uso alle Forze dell’Ordine.
Non solo l’inseguimento è stato fatto bene ma la causa della morte viene collegata all’impatto con il palo semaforico. Inoltre l’urto tra l’auto e lo scooter non si è verificato alla fine dell’inseguimento, ma in precedenza ed è stato laterale. La consulenza attribuisce in pratica la responsabilità dell’incidente esclusivamente all’amico di Ramy che guidava lo scooter. Insomma vengono smentiti mesi di vergognose e indecenti accuse da parte della sinistra agli uomini in divisa intervenuti quella notte.
Dove è il sindaco Sala che aveva definito ‘sbagliato inseguire Ramy di notte per 20 minuti’? Dove è il super consulente Gabrielli che aveva dichiarato che ‘l’inseguimento non si era svolto nella modalità corretta’. Dove è la segretaria del Partito Democratico in Lombardia, Roggiani che aveva detto che ‘Ramy era stato ucciso dai Carabinieri’? Si dovrebbero tutti vergognare, dovrebbero chiedere scusa ai Carabinieri e alle Forze dell’Ordine. La sinistra è, da tempo, posizionata in maniera indecente contro uomini e donne in divisa che invece noi, con orgoglio, difendiamo e ringraziamo”
Questo è quanto ha scritto in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega, interpretando il sentimento di tutti coloro che avevano visto con preoccupazione e indignazione l’accanimento e le vergognose manifestazioni contro i carabinieri.
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