Prof. Sorrentino: I benefici degli agrumi

Scienza e Salute

Con il termine agrumi, il cui nome deriva dal loro sapore ‘agro’, si intendono le piante coltivate appartenenti al genere Citrus e i loro frutti.Gli agrumi principali sono il limone, l’arancia, il cedro, il mandarino, il bergamotto, il pompelmo e il chinotto. Uno degli agrumi più antichi insieme al cedro e al mandarino è il pomelo, considerato l’antenato di tutti gli agrumi. La sua forma, rispetto agli altri agrumi, è leggermente più schiacciata. Il sud dell’’Italia occupa un posto di rilievo nella produzione mondiale degli agrumi, con una quota attorno al 5% e si concentra in Sicilia con i due terzi della produzione nazionale. Gli agrumi sono stati i primi frutti ad essere utilizzati come “frutto terapeutico”. Fin dall’antichità infatti, i marinai utilizzavano aranci e limoni per combattere la stanchezza e lo scorbuto (una forma di denutrizione dovuta dalla mancanza di vitamina C). Ideali per grandi e piccini, se ne consigliano buone porzioni in caso di diete sbilanciate, attività sportiva intensa e terza età. Contengono l’80-90% di acqua, piccole quantità di zucchero, in prevalenza fruttosio, buone quantità di acidi organici, in particolare l’acido citrico; oltre alla vitamina C, anche retinolo (che nell’organismo si trasforma in vitamina A), troviamo le vitamine B1, B2, B3 e dosi discrete di sali minerali come il calcio e lo zinco. Proprio per questa loro composizione, anche oggi, sono usati come rimedi specialmente in autunno e in inverno per combattere raffreddori ed influenze tipiche della stagione. Indicati per stomatiti, gengiviti, malattie infettive e da carenza di vitamina A e C. Inoltre limoni, arance e pompelmi  sono tra gli alimenti che contengono la maggior quantità di fibre solubili, come la pectina che grazie alla sua capacità gelificante, aumenta il senso di sazietà, rallenta la digestione, modula  l’assimilazione, tende a ridurre l’assorbimento del colesterolo e regolarizza la motilità intestinale. Esercita anche un effetto positivo sul sistema immunitario attraversouna funzione prebiotica, nutrendo la flora batterica. Il limone è l’agrume più noto ed è tra i più coltivati. Il suo succo è molto utilizzato come condimento in alternativa all’aceto. Il consumo regolare del succo di limone può aiutare ad abbassare il livello di zuccheri nel sangue, inoltre è dissetante, diuretico, battericida, antisettico, astringente, tonico del sistema nervoso. Grazie al suo contenuto di vitamina C rafforza il sistema immunitario, combatte il raffreddore, il mal di gola e favorisce l’assimilazione del ferro. L’acido citrico presente nel succo di limone stimola la digestione. È utile per molte altre malattie. Insomma è una panacea per tutti i mali.Il consumo degli agrumi è prevalentemente crudo, sotto forma di spremute, ma non è raro l’impiego nelle ricette che prevedono cottura o nelle conserve. Del frutto non si butta via niente, anche la buccia può essere utilizzata in cucina.

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