Don Lisander, la milanesità abita qui. Da oggi in carta i nuovi mondeghili

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Qual è il valore ritenuto oggi più importante in cucina? Sicuramente quello della valorizzazione delle materie prime attraverso il racconto della tradizione e della storicità di un territorio. Obiettivi perseguiti attraverso le linee guida e le tecnologie più attuali e la qualità assoluta del prodotto e del lavoro.

A Milano tutto questo si chiama Don Lisander, ristorante che porta il nome che fu l’appellativo affettuoso con il quale i milanesi chiamavano Alessandro Manzoni, che nei paraggi era di casa. Infatti il ristorante Don Lisander si trova al civico 12 A di via Manzoni, a cento passi dal Teatro alla Scala, a 150 metri da via Montenapoleone e a cinque minuti a piedi dal Duomo.

Massimo Moroni (a sinistra)

Un affascinante cortile dove, nella bella stagione, si pranza, si cena e si vivono serate-evento, un ampio dehor coperto e riscaldato e poi gli interni del ristorante, dall’eleganza senza tempo, dalle pareti che raccontano la storia della città e dei frequentatori, viaggiatori e clienti affezionati, personaggi di spicco della città, politici, borghesi, imprenditori… un luogo amato fino dall’apertura nel 1947 e che nel 2010 è stato riconosciuto come Locale Storico dalla Regione Lombardia.

Un locale, quindi, saldamente ancorato alla sua città anche nella proposta gastronomica, curata in cucina dall’Executive Massimo Moroni, maestro indiscusso del Risotto alla Milanese e dalla sua brigata. Al Don Lisander si trovano le versioni migliori di tantissimi piatti nazionali, eccellenti proposte a base di pesce e dessert indimenticabili, tutti preparati in casa. L’occhio di riguardo è per la cucina lombarda e, dal marzo 2025, è entrato a far parte del menù un piatto che si candida a diventare un’icona del locale.

Si tratta di “El Tòcch de Milan”, un’idea nata in collaborazione fra Massimo Moroni e Stefano Marazzato, patron del Don Lisander (nella foto di apertura): far conoscere a livello internazionale, in occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 i mondeghili, le polpette tipiche della cucina povera milanese. Un piatto che nasce dalla necessità di non sprecare avanzi di brasati e bolliti tipici delle feste che venivano tritati assieme a pane raffermo, uovo e spezie, impanati ed infine schiacciati ad assumere una forma arrotondata, tra una polpetta e un piccolo hamburger che veniva poi fritto, come da tradizione lombarda, nel burro.

La nuova ricetta del Don Lisander, prevede un piatto di 5 mondeghili disposti come i cinque cerchi olimpici. Un percorso di degustazione che regala cinque omaggi alla cucina milanese; un mondeghilo classico, uno alla pasta di salame crudo, un altro all’ossobuco con un disco di risotto milanese al salto, uno con un medaglione di paté di fegato di pollo e, per finire, uno al salame di testa.

All’ampia offerta gastronomica si affianca una straordinaria selezione di vini scelti tra le migliori annate dei più importanti produttori italiani. La carta comprende circa 500 etichette: le pregiate bottiglie sono conservate nella suggestiva cantina del ristorante, pronte da degustare o da collezionare.

Don Lisander

Via Alessandro Manzoni, 12/A – Milano

Tutti i giorni pranzo e cena

Telefono: 02 7602 0130

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