“Ho ascoltato la mia voce” il libro dell’imprenditrice Paola Nicolai sull’afasia

Cultura e spettacolo

Prima di parlare del suo libro autobiografico è giusto raccontare in breve chi è Paola Nicolai fondatrice ed owner di NIC PR, una importante agenzia di comunicazione milanese con un portfolio di clienti di altissimo livello (fra i quali brand come Pininfarina ndr.)

Paola Nicolai

Donna di grande intelligenza, cultura e capacità, spirito indomito, iperattiva e dedita a diverse discipline sportive, anche estreme, bella, elegante, stimata.

Un giorno di ottobre del 2021, sul cammino di Paola avviene un incontro, senza preavviso, un giorno in cui l’agenda era piena di appuntamenti, un incontro che può avvenire a chiunque di noi, senza che ci siano avvisaglie… incontra un ictus.

Un lungo periodo in ospedale dal quale Paola uscirà, grazie alla sua grande forza di recupero, senza danni fisici visibili ma con una afasia che le renderà quasi impossibile esprimersi a parole, lei che della comunicazione aveva fatto la sua vita.

Da quel momento la sua “visione cambia” la sua missione quotidiana diventa, da una parte, quella di recuperare il più possibile l’uso della parola, attraverso interminabili e costose sedute di logopedia e, dall’altra parte, trovare tutti i modi alternativi per comunicare e soprattutto per ascoltare la vita e relazionarsi con le persone.

La sua resilienza fisica e la forza che ha maturato in una vita di sfide, lavorative e sportive, saranno il suo carburante mentre la sua emotività verrà nutrita da un incontro particolare; Ugo, un Piccolo Levriero Italiano capitato per una serie di incredibili casualità fra le sue braccia e che non l’ha più abbandonata un solo momento.

Grazie a questa dolcissima creatura è avvenuta una miracolosa rinascita, al punto che Paola, oggi, racconta la sua disavventura come un dono, che le ha cambiato la vita in meglio, insegnandole ad assaporare ogni istante. E questo è quello che ha voluto raccontare nel suo libro “Ho ascoltato la mia voce”, un diario e una raccolta di pensieri che si legge con commozione e che ha anche lo scopo di sostenere con parte del ricavato A.IT.A. (Associazioni Italiane Afasici) perché, come racconta Paola, non tutti hanno la fortuna di avere i mezzi economici per affrontare le cure necessarie a migliorare l’afasia che è una conseguenza dell’ictus ancora poco conosciuta, perché non lascia segni visibili come le paresi o le emiparesi, ma lascia le persone incapaci di esprimersi normalmente nelle attività comunicative quotidiane.

È fondamentale sottolineare che questo disturbo del linguaggio non altera in alcun modo l’intelligenza né la capacità di provare sentimenti ed emozioni e, ad oggi, si stima ci siano in Italia circa 150.000 pazienti afasici a seguito di malattie o lesioni cerebrovascolari, con 120.000 nuovi casi di ictus ogni anno, di cui almeno 15.000 riportano deficit linguistici severi.

Il libro di Paola Nicolai, il suo impegno nel presentarlo di persona e il suo esempio sono un messaggio di speranza. L’autrice, con grande sensibilità, esplora il significato della fragilità e il potere della determinazione, che si lega quotidianamente a quello dell’amore incondizionato fra lei e il suo piccolo Ugo, portando il lettore a riflettere su come il dolore possa trasformarsi in una meravigliosa opportunità di crescita e cambiamento. Una storia che contiene un grande insegnamento: anche nei momenti più bui si può trovare la forza per rinascere.

 

“Ho ascoltato la mia voce”è disponibile su Amazon (https://www.amazon.it/Ho-ascoltato-mia-voce-donna/dp/B0DJVX8SH2 ), e parte del ricavato delle vendite sarà devoluta per sostenere le attività e le iniziative di A.IT.A. Federazione (Associazioni Italiane Afasici), l’associazione che si occupa di sostenere le persone colpite da afasia e i loro familiari.

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