Stadio, De Chirico (FI): inchiesta preventiva molto singolare, fossi in Sala mi farei da parte

Milano

Dopo cinque anni di tira e molla e la recente nomina come responsabile del procedimento sulla proposta di acquisto del compendio San Siro di una dirigente, Simona Collarini, iscritta nel fascicolo degli indagati per le residenze LAC al Parco delle Cave, si aggiunge una nuova puntata alla telenovela stadio.

Manca ancora il bando sulla vendita dello stadio, ma non l’inchiesta preventiva sul danno erariale: fatto assolutamente singolare. Sicuramente non una buona domenica per il sindaco Sala, se fossi in lui inizierei a domandarmi se non sia arrivato il momento di farsi da parte e lasciare a persone più preparate l’amministrazione della città di Milano che ha così bisogno di riprendersi dopo i disastri del centrosinistra.

Alessandro De Chirico (consigliere Comunale F.I.)

1 thought on “Stadio, De Chirico (FI): inchiesta preventiva molto singolare, fossi in Sala mi farei da parte

  1. Lo stadio è uno dei simboli di Milano e il fatto che questo tizio abbia deciso di cederlo svendendolo dopo averla tirata per lunghe, ha proprio sentore di presa in giro e pura speculazione.
    Il comune aveva già da tempo i bilanci e i rendiconto contabili delle 2 squadre, che però, stranamente, nel frattempo sono state cedute a dei fondi esteri. Il comune sapeva benissimo, nonostante non avesse letto tutte le carte finanziarie presentate, che le squadre erano in difficoltà (vedi poi zhang che poco dopo la cessione della squadra ha dichiarato fallimento). Quindi sala ha temporeggiato, sperando soprattutto che il Milan optasse per un’altra soluzione altrove mentre il fondo che gestisce lo sfinter era in attesa grama di poter fare l’affare da solo. Ora i tempi stanno scadendo, soprattutto per non arrivare al vincolo storico dello stadio, perciò stanno saltando fuori le porcate. Gli impiegati dell’urbanistica (Bovisa) sanno in primis che c’è qualcosa di poco chiaro e limpido in questa faccenda immobiliare. Giacché il fatto che la proposta di acquisto abbiano inserito uno ‘sconto’ di 80 milioni messo come bonifica fa ulteriormente capire la serietà e la convenienza che c’è ulteriormente per qualche soggetto che l’operazione si compia. Tutto alle spalle dei cittadini ovviamente. Come in tante altre cose, sala è un faccendiere immobiliare ed è lì per poter nutrire il suo nugolo di conoscenze nel settore immobiliare ed edile e poter definire i nuovi standard urbanistici da poter gestire (quando andrà via da Palazzo Marino) e da far gestire nel post del suo feudo .
    Ben venga questa indagine, per ora conoscitiva, ma mi auguro che i pm abbiano la pazienza e la volontà di approfondire il quadro Meazza messo In piedi casualmente con la giunta sala. Faccio presente che sala è sfinterista e a maggior ragione c’è da controllare il fatto di aver preso tempo durante la gestione zhang. Sapeva che ci sarebbe stato un cambio di proprietà e che ci sarebbero state più garanzie per chiudere l’affare? Una male lava l’altra, e se a lavarsi sono in 2 meglio ancora. Quindi anche il Milan ora avrebbe la strada spianata per entrare nell’affare immobiliare abbandonando senza remore il progetto di San Donato.
    Milano è deturpata a livello toponomastico e a livello urbanistico grazie a questo distruttore ingrato alla ‘sua’ città. Giù le mani da San Siro perché per taluni coinvolti è facile dimenticare l’importanza di questo stadio, cancellandone la storia in nome di una subdola speculazione immobiliare.
    Che la ‘giustizia’ abbia inizio.

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