Riapre finalmente il Labirinto di Arnaldo Pomodoro nei sotterranei di Milano

Milano

“Il mio ingresso nel labirinto è un invito nei meandri di un percorso, dove il tempo si trasforma in spazio e lo spazio diventa tempo”: con queste parole Arnaldo Pomodoro guida il pubblico alla scoperta di una delle sue opere più affascinanti, il celebre Labirinto, allestito a Milano in quello che per anni è stato il suo studio e spazio espositivo. Dal 20 marzo, questo luogo unico dell’arte contemporanea ha riaperto, offrendo un’esperienza immersiva che unisce arte, storia e mitologia.

L’installazione di Pomodoro trae ispirazione dall’Epopea di Gilgamesh, il più antico poema epico della storia, per creare un percorso che esplora i grandi temi dell’esistenza. Le sculture, distribuite su 170 metri quadrati, rappresentano una sintesi del percorso creativo dello scultore, nato nel 1926 in Romagna, mostrando l’evoluzione di un’arte che fonde scultura, oreficeria, architettura e scenografia.

Un’opera tra arte, storia e mito

Collocato in un ex stabilimento industriale, oggi sede di Fendi, il Labirinto ha riaperto dopo oltre un anno di lavori. Considerato uno dei capolavori di Pomodoro, Ingresso nel labirinto ha richiesto più di quindici anni di preparazione (1995-2011). L’installazione avvolge il visitatore in uno spazio ipogeo, con pareti che recano segni cuneiformi, evocando lingue perdute di antiche civiltà.

Oltre a creare un’atmosfera straniante e ricca di suggestioni arcaiche, l’opera riflette le esperienze di vita di Pomodoro e i principi della sua arte, offrendo una visione autentica della sua poetica. I materiali utilizzati, come bronzo, rame e fiberglass colorato, sono tipici del suo stile. La location, nei sotterranei di un edificio industriale ottocentesco, aggiunge fascino e mistero all’esperienza.

La riapertura dello spazio artistico

Oltre all’installazione, il Labirinto espone due costumi teatrali creati da Pomodoro negli anni Ottanta per Edipo Re di Stravinsky e Didone, regina di Cartagine di Marlowe. La riapertura è stata possibile grazie alla collaborazione tra Fendi e la Fondazione Arnaldo Pomodoro, attiva dal 1995 nella promozione dell’artista e nel sostegno ai giovani talenti.

Visitabile solo su prenotazione con tour guidati di 45 minuti, il Labirinto ribalta l’idea tradizionale di dedalo, proponendo un’esperienza artistica che invita a riflettere su temi universali come tempo, spazio e esistenza.

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