Una nuova proposta è stata partorita dalla fervida fantasia della sinistra green milanese: la chiusura domenicale dei Bastioni. Una versione rivista e moderna delle domeniche senza auto sperimentate da Pisapia e Maran.
L’idea, esposta dalla task force per la mobilità sostenibile prende spunto dal fatto che la domenica c’è meno traffico e sogna che tutti i vialoni della circonvallazione delle mura spagnole siano chiusi al traffico la domenica per rendere la città più “vivibile”.
“In che senso?” viene spontaneo dire.
Pensiamo veramente che lasciando libero l’asfalto dalle auto e dalle moto la gente si affolli sui bastioni di Porta Venezia anziché magari farsi una passeggiata nei vicini Giardini? Uno dovrebbe farsi un picnic in Viale Papiniano anziché al Parco Solari o fuori Milano? E perché mai dovrebbe far sport su una striscia di asfalto piena di polveri sottili anziché nelle aree attrezzate dei parchi e delle palestre?
Ci sarebbero poi i molti disagi che il blocco creerebbe a chi la domenica ha necessità di muoversi in auto, come pure lo sconvolgimento delle linee del trasporto pubblico.
Fa niente per le anime belle ambientaliste. Loro sognano di riempire, coi soldi del contribuente, le strade di nani e ballerine, di spettacoli di strada ed eventi. Ma con quali soldi? Oggi non ci sono i soldi per mantenere un dignitoso trasporto pubblico di superficie o per gli straordinari dei Vigili e loro vorrebbero spenderne tanti per un evento “panem et circenses” e mettendo Vigili a ogni semaforo ?
L’idea, dicono i proponenti, è stata applicata pare a Bogotà, città che già stiamo imitando per diffusione del crimine. Bisogna però considerare che siamo nella Milano di Beppe Sala, della Censi e di tutte le fesserie green. Queste iniziative permettono a Sala e alla Giunta di rifarsi una verginità ambientale agli occhi dei Verdi dopo gli scandali urbanistici.
E così, come in un giro dell’oca, dopo l’area C, l’area B, le piazze tattiche e le ciclabili, pur non essendo cambiato di una virgola l’inquinamento, gli scienziati di Palazzo Marino sono tornati alla casella delle domeniche senza auto. E per ancora 2 anni toccherà sperimentare le idiozie di un Sindaco che non avendo combinato nulla deve rilanciare sul green.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Carissimo Fabrizio De Pasquale, grazie di questo articolo cosi’ incisivo nella analisi di una politica comunale che si e’ schierata ideologicamente contro l’automobile, senza affrontare la situazione Ambiente e Territorio milanese in modo scientifico e propositivo.
Completamente d’accordo! Favoriamo la libera mobilità!
Uno si alza una mattina e partorisce un idea che vuole essere originale. Piazza duomo adibita al tiro al piccione ? Piazza scala un bel bingo all aperto. ? Via Manzoni una pista di formula uno. Il castello per incontri con escort con obbligo di fatturazione in favore del comune. Piazza Cavour piscina olimpionica convertibile d estate per i milanesi che non possono andare in vacanza. Ecc ecc
Fortunatamente, anche se quasi a ridosso della fine di questa gestione, c’è chi fa luce su questa amministrazione e va a verificarne la correttezza delle procedure, delle fattibilità, ecc.. in vari settori.
Dopo questioni anomale come quelle edili, urbanistiche, sulla svendita vergognosa di San Siro, ora c’è sotto la lente anche la partecipata comunale amat che si occupa della gestione dell’ottimizzazione della viabilità e micro viabilità, della gestione delle telecamere degli accessi di area C e B del controllo dell’operatività di atm, del controllo del lavoro di Amsa, di MM, ecc..
Amat è solo una porcata che assume solo tramite conoscenze di dirigenti comunali e amministrativi incompetenti tenuti a libro paga cin lauti compensi che compilano report senza cognizione di quello che vanno a verificare. Ad esempio, appuoppano multe/penali ad Amsa valutando il lavoro degli operatori ecologici senza conoscere i processi di raccolta e pulizia stradale. Giravano fino a prima del covid con auto a noleggio per non farsi riconoscere dai lavoratori quando in realtà dovevano essere riconoscibili girando o con un auto messa a disposizione di Amsa o da A2A. Molte multe appioppate ad Amsa sono ricadute sugli stessi operatori che o hanno ricevuto contestazioni oppure non sono stati confermati perché con contratti a termine. Spesso questi ragazzi incompetenti di Amat scrivevano report
senza conoscere nemmeno il tipo di lavoro che stava svolgendo l’addetto controllato. I contraddittori diventavano un momento di stress per i dipendenti operativi di Amsa. Questi incompetenti borghesotti di amat o studiavano oppure avevano altri lavori, come una bancarellina in strada suo navigli o da qualche parte nella movida, ed erano in Amat per arrotondare perché ‘fortunati’ a conoscere qualcuno. Così anche per le verifiche sui dipendenti di linea di ATM.
Ora la chiusura domenicale dei Bastioni deve far aizzare le orecchie sul perché improvvisamente deve ‘castrare’ i milanesi sulla libera mobilità. Perché questo faccendiere’ non fa mai niente per niente.
Intanto aspetto di leggere qui l’articolo su Amat e le indagini sulle ciclabili e la viabilità cittadina. Dopo aanni il cadavere finalmente passa lungo il fiume….