Il commento di Luciano: 30a giornata di serie A

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Buongiorno ai lettori, 4 le partite in calendario ieri, domenica 30 marzo. Gli esiti evidenziano forse definitivamente una lotta a due tra Inter e Napoli per lo scudetto, in conseguenza della nuova frenata dell’Atalanta a Firenze. Bergamaschi che, a questo punto, finiscono a 9 punti dall’Inter e 6 dal Napoli secondo, virtualmente fuori gioco anche se, ovviamente, rimangono matematicamente in gioco.
La Juventus riprende a vincere, ma il Bologna a sua volta vincente, e più convincente, le sta comunque davanti e occupa quel quarto posto che rimane negli obbiettivi minimi dei bianconeri, intenzionato a contenderlo ai rivali fino alla fine.
Cagliari-Monza 3-0
Il Cagliari affonda il Monza e ritrova ossigeno per la salvezza. Il lunch match dell’Unipol Domus finisce con un netto successo dei rossoblu locali. Dopo un primo tempo incoraggiante degli uomini di Nesta, un’incornata da centravanti di Viola, una punizione di Gaetano e una rete allo scadere di Luvumbo riportano i sardi alla vittoria dopo 5 giornate a secco, e avvicinano ulteriormente i brianzoli alla Serie B.
Fiorentina-Atalanta 1-0
Pesante stop dell’Atalanta nella corsa scudetto: dopo il ko contro l’Inter e la sosta nazionali, la squadra di Gasperini perde anche al Franchi contro la Fiorentina di un super Kean, che firma l’1-0 a fine primo tempo. La Dea rimane a – 6 dalla vetta, i viola tengono vive le speranze per un posto in Europa.
Inter-Udinese 2-1
L’Inter crede nel Triplete e ritorna in grande spolvero dalla pausa per le Nazionali, nonostante l’assenza di LautaroBarella (in campo solo nel finale) Dumfries e Bastoni, e i brividi nell’ultima fase di partita. I nerazzurri battono l’Udinese di Runjaic, che ormai ha poco da chiedere al campionato vista la tranquilla posizione di metà classifica. Ai friulani manca un po’ di qualità nel primo tempo, l’Inter invece ne è piena e la mette in campo sin dai primissimi minuti, a suon di intensità elevatissima e combinazioni tecniche da manuale, con i panchinari Arnautovic Frattesi,  regalando alla squadra di Inzaghi il doppio vantaggio nella prima mezz’ora di gioco . L’Udinese non riesce a creare pericoli, e nella ripresa l’Inter amministra quanto di buono accumulato nella prima metà di partita, anche se con un po’ di apprensione dopo la rete di Solet, che riapre i giochi con un gollazzo. Sommer evita due volte il pareggio con ottimi interventi e l’Inter si porta a casa tre punti d’oro che mettono pressione al Napoli di Conte, che però contro il Milan non perde il passo ed evita di precipitare a -6. Lukaku e soci hanno solo il campionato su cui concentrarsi, l’Inter è invece chiamata ad andare più avanti possibile anche in Champions L. e in Coppa Italia. Questa squadra però pare realmente ‘ingiocabile’, almeno a tratti quando esprime picchi di qualità decisamente sopra le righe, e il popolo nerazzurro può vivere con ottimismo questo elettrizzante finale di stagione, che vedrà l’Inter protagonista fino al termine della stagione. Tuttavia Inzaghi, espulso per proteste, deve interrogarsi sulla passività della squadra nel finale di partita, che rischiava di rovinare 65 minuti di ottimo livello, come già alcune volte in passato, quando il mollare la presa troppo in anticipo ha compromesso risultati che oggi avrebbero determinato un distacco maggiore, in classifica, sulla seconda. Una volta di più, comunque, abbiamo avuto conferma che l’Inter cambia marcia e scala in basso, appena escono elementi giocatori come Calhanoglu e Dimarco, che sembra tornato dall’infortunio con ottimo recupero sul piano fisico e agonistico. D’altronde, non si può non tener conto della mole di impegni che è chiamata ad affrontare l’Inter in aprile, e il conseguente turn over che obbliga Inzaghi anche a partita in corso.
Napoli-Milan 2-1 
Alla fine, Conte danza ancora attorno ai suoi, che riescono a dare pronta risposta all’Inter, con identico punteggio e nella stessa sequenza, al termine di una partita dalle mille emozioni. Al “Maradona”, dominio azzurro nel primo tempo, galvanizzato dal ritorno di David Neres e al 4-3-3 – con le reti iniziali di Politano al 2′ e di Lukaku al 19′. E tutto questo, nonostante l’assenza del perno di metà campo McTominay per influenza. Nella ripresa, con l’ingresso di Leão, i rossoneri cambiano volto. Al 69′, Meret para un rigore a GiménezJovic la riapre all’84’ ma stavolta, contrariamente a quanto accaduto in atre occasioni, la rimonta non si completerà. Conte sale a 64 e ribatte ad Inzaghi e all’Inter di esserci ancora, riportandosi a -3. Il Milan di Conceição resta al nono posto a quota 47, ormai così distante dalla zona europea da lasciare ben poco spazio ad eventuali tentativi di rimonta.
La giornata si concluderà stasera con due posticipi, H.Verona-Parma e Lazio-Torino. Ora spazio alla semifinale di C.Italia con derby di andata tra Inter e Milan, un impegno che l’Inter intimamente avrebbe volentieri evitato per il dispendio di energie che invece, obbligatoriamente, ci sarà per una questione evidente di rivalità cittadina, che non mancherebbe nemmeno in amichevoli. E col pensiero che sarà almeno in parte già rivolto, c’è da scommetterlo,  alle prossime sfide di Champions con il Bayern Monaco, di tutt’altro prestigio e importanza. La prossima giornata di campionato (31a), invece, inizierà venerdì 4 aprile con l’anticipo tra Genoa e Udinese.
Arrivederci e buona settimana a tutti!

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