“La Commissione comunale ‘Segre’ nasce con una grave contraddizione che la rende incompatibile con il nome che porta, il quale dovrebbe evocare la memoria storica e l’impegno nella lotta contro l’antisemitismo. È paradossale e inaccettabile che, a Milano, venga omessa dal titolo della Commissione la parola ‘antisemitismo’, un termine centrale nella versione parlamentare della stessa commissione. Milano, città dalla lunga tradizione di convivenza ebraica e medaglia d’oro della Resistenza, non può sottrarsi alla necessità di affrontare con urgenza questo fenomeno.
Purtroppo, quando è stato proposto di inserire la parola ‘antisemitismo’ nel titolo, la Sinistra ha bocciato l’emendamento, sminuendo così l’importanza di combattere una delle forme di odio più gravi e in crescita. L’antisemitismo non può essere trattato come un tema marginale, specialmente a Milano, dove abbiamo assistito a manifestazioni in cui l’odio verso il popolo ebraico è stato mascherato da anti-sionismo.
Abbiamo partecipato alla prima seduta della Commissione per porre di nuovo la questione. Non parteciperemo alle prossime finché questo tema non sarà affrontato.
Una cosa è certa: quando saremo maggioranza, non avremo alcuna esitazione nel rendere esplicita la lotta all’antisemitismo, combattendo ogni forma di odio, da qualsiasi parte esso provenga”
Allo stesso modo è contraddittorio che anche il Vice Presidente sia espressione della maggioranza, al contrario anche qui di quanto scelto dal Parlamento”.
Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali Mariangela Padalino (Noi Moderati) e Manfredi Palmeri.
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