Un sostegno inaspettato a Marine Le Pen arriva da Antonio Di Pietro, l’ex-magistrato simbolo di Mani Pulite, che non usa mezzi termini per criticare la condanna dell’ex deputata francese per appropriazione indebita di fondi Ue.
“In Europa, il confine tra politica e istituzioni è labile”
Intervenuto sulle colonne de Il Tempo, Di Pietro non ha risparmiato le critiche al sistema giudiziario francese: “Se la Le Pen è colpevole per come hanno motivato, allora lo siamo tutti. Arrestateci pure”. L’ex europarlamentare sottolinea l’assurdità della condanna al primo grado, che ha portato all’ineleggibilità della leader del Rassemblement National: “In Parlamento europeo è impossibile distinguere tra lavoro istituzionale e attività politica nazionale. Quel giudice, in realtà, ha fatto un regalo alla Le Pen: se non potrà correre, vincerà qualcuno del suo partito”.
La posta in gioco? La riforma della giustizia
Ma Di Pietro guarda anche all’Italia e alla riforma della giustizia, mettendo in guardia dai rischi di strumentalizzazione: “Ora l’importante è non fare danni. Il vero obiettivo è la separazione delle carriere tra giudici e Pm, ma soprattutto l’Alta Corte disciplinare e il sorteggio dei membri del Csm. Sono questi i punti che danno veramente fastidio ai miei ex colleghi”. Una presa di posizione netta, che mescola difesa della Le Pen, critica alla magistratura e una velata polemica contro le resistenze alla riforma.
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