Trump valuta moratoria di 90 giorni per dazi (che vedono contrario anche Musk) ? La spiegazione di Friedman della bontà del libero mercato

Esteri

In una mossa a sorpresa, l’amministrazione Trump starebbe valutando una sospensione di 90 giorni dei dazi commerciali imposti a livello globale, con un’importante eccezione: la Cina rimarrebbe fuori dalla moratoria, mantenendo le sanzioni già in vigore nella guerra commerciale tra le due superpotenze. A rivelarlo è stato Kevin Hassett, consigliere economico della Casa Bianca, in un’intervista a CNBC.

Nonostante la frettolosa smentita della Casa Bianca poco dopo la diffusione della notizia – i mercati hanno reagito con ottimismo: il Nasdaq ha recuperato terreno, mentre il Dow Jones e l’S&P 500 hanno ridotto le perdite, attestandosi sotto l’1%.

Le banche globali in allarme: conferenza segreta sugli effetti dei dazi

Secondo fonti di Sky News, i vertici di alcuni dei più grandi colossi finanziari mondiali – tra cui Bank of America, Barclays, Citi e HSBC – avrebbero tenuto una conferenza riservata per discutere l’impatto dei dazi sull’economia globale e sui mercati. Un segnale che il protezionismo trumpiano sta generando crescente preoccupazione tra gli investitori.

Elon Musk contro Trump: “Niente dazi, più libero scambio e immigrazione”

A criticare apertamente la politica commerciale degli Stati Uniti è anche Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX. Già il 5 aprile, il miliardario sudafricano aveva twittato che UE e USA dovrebbero eliminare completamente i dazi, creando una vera e propria zona di libero scambio, e aveva persino auspicato maggior libertà di movimento per i lavoratori tra i due continenti.

“Questo è stato il mio consiglio al presidente”, aveva aggiunto Musk, riferendosi a Trump. Pochi giorni dopo, il tycoon ha rilanciato il dibattito condividendo un video di Milton Friedman, il celebre economista premio Nobel, che in una lezione magistrale spiegava i vantaggi del capitalismo e del libero mercato.

La lezione di Milton Friedman: “La matita che unisce il mondo”

Milton Friedman

Nel video, Friedman prendeva una semplice matita e dimostrava come nessuna persona al mondo, da sola, sarebbe in grado di produrla:

  • Il legno arriva dagli alberi del Washington
  • La grafite potrebbe provenire da una miniera in Sud America
  • La gomma per cancellare è probabilmente di origine malese
  • La vernice gialla, il metallo e la colla hanno origini sconosciute, ma coinvolgono migliaia di persone

“Tutti questi individui – che non si conoscono, non parlano la stessa lingua e forse si odierebbero se si incontrassero – collaborano senza rendersene conto, guidati solo dal sistema dei prezzi”, spiegava Friedman. “Nessun governo potrebbe mai organizzare una simile cooperazione. È la magia del libero mercato: non solo crea ricchezza, ma favorisce la pace tra i popoli”.

Il libero scambio come antidoto alla guerra commerciale

Mentre Trump sembra (forse) aprire a una tregua sui dazi – ma senza cedere sulla Cina – le parole di Musk e Friedman ricordano che il protezionismo rischia di danneggiare l’economia globale. La lezione della matita è più attuale che mai: in un mondo interconnesso, il libero scambio non è solo una questione di profitti, ma di cooperazione internazionale.

La domanda ora è: Trump cambierà davvero strategia? E la guerra commerciale con Pechino resterà il suo cavallo di battaglia?

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