L’innalzamento del nostro rating sovrano da parte di S&P è un eccezionale risultato del governo Meloni e un riconoscimento del lavoro svolto da Giancarlo Giorgetti, il miglior ministro dell’Economia dell’Unione europea. Non è un caso che a centrare questi obiettivi sia un ministro politico e non un tecnico, è proprio la cultura politica, la sensibilità dell’uomo di Stato, la lettura anticipata degli eventi, a creare la netta differenza con il passato. Gestire il bilancio dell’Italia è un mestiere ad alto rischio, farlo in maniera impeccabile, – migliorando i numeri e il consenso internazionale sulla stabilità finanziaria del nostro Paese – in uno scenario di incertezza, con il ritorno dello
Sui dazi ha detto “il negoziato con gli Usa non è semplice. Gli interessi ognuno li vuole gestire a casa propria. Dobbiamo trovare una sintesi, un compromesso corretto per trovare elementi di forza nell’ambito dei Paesi del G7 che condividono principi di libertà e democrazia”.
Giorgetti ha ricordato il viaggio della premier Giorgia Meloni a Washington il 17 aprile. La settimana successiva lo stesso ministro sarà in Usa per incontrare il segretario di Stato, Scott Bessent.
Giorgetti ha quindi sottolineato “lo sforzo dell’Italia per mantenere forte il legame con gli Usa, che è strategico e importante anche per l’Europa”.
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