Pisapia vara il “Blocca Milano”, ultime opportunità di cambiare il regolamento edilizio

Fabrizio c'è Milano

Milano 24 Settembre – E’ ormai uso comune ribattezzare i decreti con nomi che sintetizzano gli obiettivi dei provvedimenti: dal montiano “Salva Italia” al renziano “Sblocca Italia” . Bene ecco allora che nella nostra città è in arrivo il “Blocca Milano”.
Si tratta del nuovo regolamento edilizio che sta per essere approvato da Palazzo Marino, un concentrato di vincoli, procedure complicate, norme astratte che paralizzeranno quel poco di attività che ancora impegna progettisti ed imprese. Inoltre è prevista una sorta di esproprio per chi non cura e utilizza gli immobili per più di 5 anni.

Ricapitoliamo la vicenda: il provvedimento è stato esaminato e infine approvato il 14 aprile in prima lettura dopo 4 mesi di dura contestazione, soprattutto da Forza Italia. Poi a fine luglio i cittadini, le associazioni e i professionisti hanno potuto formulare osservazioni, cioè proposte di modifica.
Ne sono arrivate 505. La giunta ne ha accolte 56 e altre 45 parzialmente. Bocciate 404. Tra queste le osservazioni degli ordini professionali, della Assoedilizia (proprietari immobiliari), di Assimpredil (costruttori), cioè di quelli che sul campo misurano la bontà delle norme.

Le osservazioni di cittadini, categorie e professionisti sono l’ultima ciambella di salvataggio offerta alla giunta per rendere più moderno e liberale il regolamento edilizio, per dare respiro all’economia cittadina. E’ di ieri il dato che fra il 2011 e il 2013 le richieste di nuove concessioni edilizie sono scese del 56%, ma anche le richieste di riqualificazione del costruito esistente sono diminuite del 22%.

Dunque se si ha a cuore l’occupazione, la crescita e la rigenerazione urbana di Milano bisogna modificare ampiamente in seconda lettura il ” Blocca Milano” pensato da Pisapia e De Cesaris

 

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