Milano 27 Settembre – Con l’aria che tira nel Paese, con la pancia che brontola per la fame, con l’antiberlusconismo diventato un totem da salotto radical chic, le platee ammaestrate e il pubblico ossequiente stanno diventando merce rara da reperire. Forse. Quello che è certo e incontrovertibile è che gli ascolti delle trasmissioni dei guru della sinistra militante sono calati a picco in un mare di incertezza e di indifferenza. Colpa di un Renzi che impazza in ogni momento televisivo disponibile più o meno istituzionale? Colpa di una sinistra divisa, dilaniata dal dilemma con Renzi o con Bersani? Colpa dei temi triti e ritriti ogni giorno dagli annunci di una politica inconcludente? Colpa della teorizzazione spesso troppo astratta che si scontra con la realtà quotidiana della gente comune? O semplicemente colpa di conduttori che hanno perso l’appeal di un tempo o, nel caso di Giannini, senza carisma? Floris, che da buon sardo (l’origine non mente), ha lasciato il letto caldo della Rai per una ripicca ancora inspiegabile ed ha poi aver attraversato l’odissea nello spazio di due trasmissioni a La7, è approdato al serale come un buon curato di campagna, custode dei dogmi di sinistra, ma senza mordente, un po’ spaesato, incapace di incidere. Giannini fa il lord inglese prestato alla TV con un risultato soporifero che annoiare è dire poco. Santoro, il tribuno invincibile che critica tutto e tutti, anche i colleghi con una malcelata aria di superiorità, perché Lui è l’esempio inimitabile, l’inventore di come si possono e si devono far passare le sue, e solo le sue, idee, ha dimezzato gli ascolti rispetto all’anno scorso, facendosi superare da quel destrorso di Nicola Porro che conduce Virus su Rai 2. Quasi uno schiaffo. O forse no: semplicemente uno sberleffo, uno scherzo di cattivo gusto
E se fosse cambiato il vento? Se la gente non fosse più disponibile a bere acriticamente le loro tesi precostituite? Se il cosiddetto popolo si fosse, in una parola, stufato dei soliti gossip mediatici avulsi da una realtà che incombe ogni giorno ?
Quando capiranno i soloni della sinistra televisiva che le chiacchiere eterodirette non bastano per fare audience?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano