Milano 28 Settembre – Leggendo la seconda pagina del mensile A.B.C. di settembre mi imbatto in tre articoli che si riferiscono a Bruzzano con diverse lamentele da parte dei cittadini. Approfitto dello spazio offertomi da Milano Post per commentare. In primo luogo, mi preme, però, ricordare che tutti questi problemi erano già stati segnalati da me al Consiglio di Zona 9 senza mai ricevere risposte in merito, nonostante avessi protocollato le mie richieste.
Il primo articolo sul quale voglio dire la mia è quello della giornalista Rossella Galiberti sullo stato dei marciapiedi di Bruzzano. Come racconta la Galiberti i marciapiedi di Bruzzano sono pieni di buche rattoppate alla meglio e di tombini fissati male con il rischio di inciamparci su. E’ per questo che per anziani e disabili passeggiare a Bruzzano sta diventando molto rischioso, soprattutto intorno alla chiesa e dintorni.
Il secondo articolo è stato scritto da me e riguarda lo stato della rotonda di Bruzzano. Ci sono delle novità di cui voglio informare l’opinione pubblica. Dopo la sistemazione del guardrail da me fortemente sollecitata e la successiva pubblicazione su A.B.C. dell’articolo non sono passate nemmeno 24 ore da quest’ultima che la rotonda ha confermato tutta la sua pericolosità. Un incidente ha, infatti, creato nuovamente numerosi danni, la cui sistemazione costerà migliaia di euro ai milanesi. Non è arrivato il momento, forse, di apportare i cambiamenti necessari a rendere la rotonda più sicura, come da tempo chiedo alla sorda Giunta Pisapia?
Il terzo articolo è una lettera di un lettore e parla del sovrappasso di Bruzzano. La storia ha origini lontane: si prevedeva a Bruzzano l’apertura di una nuova stazione delle Ferrovie Nord. A Bruzzano i cittadini non erano, incomprensibilmente, stati informati. Un giorno di febbraio interpellai l’Assessore Maran che gentilmente mi rispose dicendomi che era prevista l’apertura della nuova stazione di Bruzzano e contestualmente la chiusura del passaggio a livello di Via Oroboni. Subito mi sono allarmato perché la chiusura di quel passaggio a livello significava dividere Bruzzano in due. Infatti all’interno della stessa missiva l’Assessore Maran specificava che non erano previste nel progetto infrastrutture alternative per il passaggio pedonale e veicolare. Diedi vita ad una grande mobilitazione popolare raccogliendo in 6 ore mille firme contro la chiusura del passaggio a livello. Firme che consegnai all’assessore Maran che non so che uso ne abbia fatto. Vista l’inerzia del Comune di Milano è intervenuta Regione Lombardia finanziando le infrastrutture necessarie e garantendo di tenere in funzione il passaggio a livello sino alla loro definitiva entrata in funzione.
Nel mio piccolo sono contento di portare questi piccoli grandi risultati a casa per la mia gente e di far parte del partito di Forza Italia che sostiene fortemente le mie battaglie.
Maurizio La Loggia (Attivista di Forza Italia)
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