Milano 5 Ottobre – Che non corra (più) buon sangue tra Giuliano Pisapia e i sindacati è ormai acclarato. Il sindaco si è spesso e volentieri negato ai tavoli, spedendoci gli assessori, ha dichiarato un’allergia alle loro minacce di sciopero prima alla festa del Pd e giorni fa anche in tv. Sul divorzio tra Comune e Aler rischia di consumarsi lo strappo finale. La giunta ieri ha firmato il piano annunciato: dal primo dicembre i 28.971 alloggi popolari del Comune (dislocati in 1.070 edifici, 1.226 tra negozi, laboratori, depositi e 8.732 tra posti auto e box) passeranno dalla gestione dell’Agenzia di edilizia residenziale della Regione a Metropolitana Milanese. Costo dell’operazione, un milione di euro al mese, 12 all’anno. «Spenderemo quanto prima per il servizio – ha assicurato ieri l’assessore alla Casa Daniela Benelli -, ma speriamo che i nostri soldi siano usati meglio. Mm è una società in house, avremo piena voce in capitolo e ovviamente ci metteremo la faccia, nel bene o nel male». Un affidamento che parte con una prima fase provvisoria, fino al prossimo 30 giugno, «quello definitivo dovrà essere votato dal Consiglio». Ma intanto, la temporaneità permette alla giunta di bypassare l’aula: si evita la modifica allo statuto di Mm che sarebbe dovuta arrivare entro e non oltre il 30 novembre e poteva rimanere «impantanata» in aula. I sindacati, si diceva. Ancora nei giorni scorsi Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un passaggio indolore per i dipendenti che dal 2009 ad oggi hanno lavorato in pratica per il Comune, «Palazzo Marino salvaguardi i livelli occupazionali dei dipendenti Aler», a rischiare il posto potrebbero essere in 133, il centrodestra si spinge fino a duecento. Ma l’assessore Benelli ieri ha escluso traghettamenti concordati. «Tuteleremo i 116 custodi perchè erano già nostri dipendenti. Mm creerà invece all’interno della propria struttura aziendale uno specifico ambito organizzativo dedicato alla gestione delle case popolari, ma ha già aperto dei bandi di selezione e sceglierà in base alle competenze». Alla direzione del Pd si sono espressi contro il divorzio da Aler prima di fine mandato Franco Mirabelli, Onorio Rosati, l’esponente del Sunia Lina Calonghi. Metterci la faccia? «Rischiamo un massacro in campagna elettorale» avrebbero detto.
Il Comune assicura che spenderà quanto prima. Ma intanto, per iniziare, affiderà gratis a Mm gratis locali (forse ex scuole) per aprire sportelli, e ha lanciato un bando da 540mila euro in 3 anni per dotarsi di un servizio di supporto per l’esecuzione degli sfratti (dai fabbri ai saldatori al trasloco di mobili). (Il Giornale)
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