Milano 5 Ottobre – Ieri era il 184° anniversario della istituzione del Corpo di polizia municipale. La giusta occasione per tributare un ringraziamento a tutti gli uomini e le donne che lavorano per garantire a Milano sicurezza e rispetto delle regole.
I discorsi di Pisapia/Granelli purtroppo hanno tolto ogni aria di festa e ci hanno ricordato la filosofia di questa amministrazione: i 2 hanno snocciolato come successi le multe fatte.
Con Pisapia i vigili urbani sono stati trasformati in addetti agli autovelox ed esattori. In altri casi in assistenti sociali. Si è persa del tutto la funzione di presidio e di deterrenza svolta dai vecchi ghisa.
L’efficienza dei vigili non si misura dalle multe fatte, ma dagli interventi effettuati in risposta alla telefonate e alle richieste dei cittadini. Ho presentato un lungo dossier sui mancati interventi dei vigili: dai locali che fanno rumore alle feste non autorizzate nei parchi, dal degrado in piazze e giardini alle bici sui marciapiedi, per non parlare di soste non consentite di camper Rom, di occupazioni abusive, di Stazione centrale e di Chinatown.
Chi non ha dovuto attendere ore anche per un semplice incidente?
La colpa non è certo dei 3100 vigili, i quali non son diventati tutti lavativi, ma della impostazione del loro lavoro voluta dagli arancioni. L’attuale giunta non considera la sicurezza compito dei ghisa. Granelli ha diminuito i vigili destinati a compiti operativi e ha dirottato 400 uomini per il progetto dei Vigili di quartiere. Questi ultimi, muniti di cappello a scacchi rossi e bici, e dislocati in punti standard solo di giorno, non garantiscono alcuna lotta a degrado e microcriminalità. Per intenderci non possono inseguire nessuno.
Infine a peggiorare le cose è intervenuta la decisione della Giunta di bocciare gli stanziamenti per gli straordinari e per il fondo pensione che Forza Italia aveva proposto a bilancio 2014. Umiliata la dignità e la professionalità del corpo, ai vigili non rimane che svolgere il compito, non proprio simpatico, di gabellieri di Pisapia.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.