PISAPIA NON MERITA I MILANESI

Milano

Milano 3 Maggio – I Milanesi, quelli che, poche ore dopo la guerriglia, si sono mobilitati per le strade per pulire, riordinare e piangere sulle rovine del violento furore dei black bloc, antagonisti e centri sociali, meritano un Sindaco ben diverso da Pisapia  E il Pisapia fiancheggiatore dei Centri Sociali può solo dire grazie e scusate ai milanesi che non smentiscono mai l’orgoglio di appartenere a una città che ha fatto del civismo una bandiera, della voglia di fare un comportamento naturale, della condivisione un istinto innato. Ma al di là delle frasi ipocrite, al di là dell’invito su Facebook partito dal PD di  fare una “Pulizia collettiva”, avrei voluto un Sindaco in mezzo alla gente, testimone dello scempio e del dolore, partecipe in prima persona, con la sua faccia di bronzo. Ma chi vuolei milanesi ripuliscono la città incantare con le promesse a posteriori : “Dopo il primo sopralluogo sui luoghi feriti dall’inaccettabile violenza dei delinquenti del corteo del pomeriggio, sindaco e assessori hanno deciso di dare un contributo ai cittadini colpiti, contattandoli per la raccolta degli elementi necessari a quantificare i danni. Entro la prossima settimana verrà definito il contributo di solidarietà da erogare” ? Ma chi crede ancora in  un Sindaco che ha portato gli Antagonisti a votare per lui, che fino a ieri giustificava le occupazioni abusive dei Centri sociali perché i giovani devono avere luoghi e spazi dedicati per le loro attività? Chieda un intervento immediato alle Forze dell’Ordine per fare gli sgomberi, per emarginare i tanti, troppi giovani che con la sua Amministrazione si sono sentiti protetti e benvoluti. Le parole a posteriori, la pelosa vicinanza ai milanesi sono solo spot pubblicitari di fronte ai danni, alla figuraccia mondiale, alla ferita profonda che Milano ha dovuto subire. Spot che era doveroso lanciare per nascondere responsabilità non dichiarabili. E meno male che Milano sa reagire anche fidandosi solo delle proprie forze, sa capire dove sta la verità e l’ipocrisia, non dimentica la faccia buonista e tollerante dell’illegalità indossata da Pisapia fino all’altro ieri.