Milano 11 Ottobre – Entro il 16 ottobre tutti i proprietari dovranno pagare la Tasi, che a Milano, manco a dirlo, è fissata ai massimi, cioè al 2,5 x1000. La novità di questa tassa che ha preso il posto dell’Imu sulle prime case è che per il 10% devono pagarla gli inquilini.
Qui Pisapia si è superato. Ha sbagliato i conti e tassato 3 volte di più gli inquilini delle case popolari. Giovedì io e il resto dell’opposizione abbiamo bloccato il Consiglio Comunale.
Ieri la Giunta ha approvato una delibera con cui fa marcia indietro e solleva dal pagamento della Tasi tutti gli inquilini ERP. Una buona notizia per 72000 famiglie che è il frutto della battaglia condotta da Forza Italia e da tutta l’opposizione in Consiglio Comunale.
Solo questa maggioranza pasticciona poteva varare una delibera Tasi che prevedesse una aliquota 3 volte più alta per gli inquilini di case popolari rispetto a coloro che sono in affitto in immobili privati. Ora ci batteremo perché i cittadini diligenti che avevano già versato l’imposta ricevano a casa il rimborso senza ulteriori code e complicazioni. Questo deve accadere anche per gli inquilini ALER senza odiose discriminazioni.
Invitiamo il Comune a informare tutti i Caf e ad aggiornare tutti siti per il calcolo nonché il Ministero dell’Economia. Non si capisce perché per correggere l’errore non sia stata fatta una delibera di Consiglio. Così si crea il pericoloso precedente di un Comune che invita a non pagare le imposte che esso stesso ha fissato con una delibera consiliare che non è stata modificata e sarebbe pertanto vigente.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.