Milano 5 Agosto – Majorino ha compiuto una operazione politica disastrosa per Milano. Ha concepito il bando in modo che fossero premiate le realtà più radicali del mondo islamico, quelle con i legami più forti con finanziatori stranieri: il CAIM nel quale, come abbiamo più volte ripetuto in aula, sono presenti personaggi ambigui e associazioni incluse nelle black list di paesi come la Germania e gli Emirati Arabi.
Questo porterà ad un indebolimento delle realtà più moderate e favorevoli alla integrazione come il centro di Via Padova, mentre Piccardo e soci vedono premiato il loro atteggiamento insofferente verso maggiori controlli, con la piena legittimazione del Comune.
La lunga tempistica del bando, i continui cambiamenti a procedura in corso, sono però forse indice della volontà del PD di presentarsi alle elezioni sventolando alla comunità islamica un impegno mantenuto solo nelle delibere e sulla carta. Con questi pasticci burocratici il PD pensa forse di aprire mosche e minareti solo dopo le elezioni, evitando l’impopolarità, maggioritaria anche a sinistra, di una operazione ideologica e irresponsabile che va contro le tendenze dell’attuale momento storico in Europa
Quello che è certo è che l’opposizione ha l’opportunità di far rinviare la decisione a dopo le elezioni facendo ostruzionismo. Poi saranno gli elettori a decidere se fare le moschee. Non si gioca però con la sicurezza dei milanesi e non si scarica sulla Prefettura, all’ultimo minuto e a bando esperito, il compito di verificare quali associazioni sono affidabili sotto il profilo della sicurezza, della trasparenza e dell’adesione ai principi del rispetto del pluralismo religioso
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.