Milano 6 Agosto – Lo stagno del parco Lambro è off limits . Il nucleo tutela animali della Polizia locale martedì mattina ha delimitato la vasta area con un nastro di protezione. Nessuno dovrà avvinarsi a quello specchio d’acqua, che giorni di siccità e caldo eccezionale potrebbero avere trasformato in una trappola mortale. In pochi giorni, in quella fossa che sta tra la via Feltre e il fiume, all’ingresso del polmone verde, e che si riempie d’acqua quando il Lambro si gonfia per le piogge diventando così un’isola di biodiversità, sono morte decine di anatidi, altrettanti sono stati trovati agonizzanti. Ai soccorritori, che per due giorni hanno lavorato per trarre in salvo i selvatici, sono sfuggiti i piccoli anatroccoli, che ieri mattina sembravano giocare a nascondino con il canotto dei vigili del fuoco. Le anatre agonizzanti sono state portate, con l’aiuto di Enpa e della polizia provinciale, all’oasi del Wwf a Vanzago, per essere curate. Sul posto, per raccogliere materiale da fare analizzare hanno lavorato gli esperti di Arpa e i veterinari della Asl di Milano. La dottoressa Nicoletta Schiavini spiega: «Un’ipotesi è che a causare la morte degli animali sia stato il botulismo aviare, che può colpire le zone umide, in particolari circostanze. Ma non possiamo escludere un altro tipo di avvelenamento. Per questo l’area rimarrà interdetta al pubblico». Arpa procederà ad esaminare l’acqua dello stagno. Gli esperti dell’Istituto zooprofilattico cercheranno a 360 gradi la presenza di altre sostanze tossiche e veleni.
Botulismo, avvelenamento
Ad avvalorare l’ipotesi del botulismo, oltre al fatto della sintomatologia neurologica (porta a paralisi di arti e collo) è il fatto che nello stagno ci sono diversi pesci di cui non s’è registrata moria. Il botulismo aviare è un’intossicazione, infatti, che colpisce gli uccelli, causata dall’ingestione di una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum : un comune germe della putrefazione, diffuso in tutti i terreni, ma per svilupparsi richiede temperature elevate e tessuti animali in decomposizione, in un ambiente privo di ossigeno. Il botulismo è dunque un avvelenamento. Non è una malattia trasmissibile e neppure una tossinfezione. Assieme ad avvelenamento da piombo e al colera aviare è uno dei tre principali problemi sanitari che causano mortalità negli uccelli. Non è escluso che il grande caldo abbia causato la morte di un animale e da qui si sia sviluppato il batterio dando inizio alla catena di decessi: le anatre, infatti, sono ghiotte delle larve delle mosche che prolificano sui cadaveri. Paola D’Amico (Corriere)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845