Miano 13 Agosto – Ancora una volta, la stazione metropolitana di Sesto Marelli è protagonista di un’aggressione e a farne le spese è ancora Luca (ndf), già protagonista il 2 luglio di un’altra aggressione e da poco rientrato al lavoro dopo l’infortunio. (vedi art.)
È lunedì 10 e sono circa le 16, quando Luca e un suo collega fermano un rumeno mentre scavalca i tornelli chiedendogli il documento di viaggio. In tono sardonico, il rumeno risponde di essere un poliziotto e alla richiesta di esibire il tesserino identificativo mostra la fotocopia di un documento straniero. Luca prende il documento e mentre verbalizza l’infrazione viene minacciato dal passeggero a non procedere col verbale perché lui è un pugile. Luca dà l’allarme e solo la presenza del collega evita il peggio. La polizia interviene fulminea e arresta l’aggressore mentre Luca viene portato al pronto soccorso dell’Ospedale di Sesto San Giovanni cavandosela con una prognosi di sette giorni per una distorsione al braccio destro.
Tranvieri Milano Lega Nord si fanno ancora portavoce dell’ennesimo episodio che quasi quotidianamente vede coinvolto un loro collega. “La cosa che ci lascia basiti” riferiscono “è che per ATM e il Comune di Milano tutto va bene e cosa ancora peggiore è che durante l’infortunio si perdono tutti i diritti come se facessimo una semplice malattia. Mai come in queste occasioni si riesce a vedere come l’accordo Expo 2015 sia una grandissima presa per i fondelli per i lavoratori visto che i benefici che lo stesso accordo garantisce si perdono anche con l’infortunio”.
L’accordo stesso, infatti, prevedeva che un assenza superiore ai tre giorni rispetto al programmato avrebbe fatto perdere tutti i “vantaggi” acquisiti, meno di 90 centesimi al giorno, e corrisposti alla fine dei sei mesi di Expo. Stando al testo dell’accordo siglato dai difensori dei diritti dei lavoratori, ovvero i sindacati, in questi tre giorni è incluso l’infortunio.