Milano 15 Settembre – Apre il progetto espositivo “Omar Galliani. Il disegno nell’acqua” che si sviluppa in due sedi: all’Acquario Civico, dove è esposto un nutrito corpus di opere di Omar Galliani, molte inedite e alla Conca dell’Incoronata in Via San Marco con un’installazione ad hoc.
Omar Galliani, che insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, crea con i suoi lavori un legame tra antico e contemporaneo, tra arte e multidisciplinarietà, traendo ispirazione da Leonardo, dalla storia di Milano e dall’osservazione della natura e dell’uomo.
Le due sedi, legate all’acqua, sono luoghi idonei per le opere dell’artista che si esprime con questo elemento. La predilezione per il disegno, l’attenzione ad una rappresentazione simbolica della natura e la raffinata tecnica rinascimentale sono interpretate da Galliani in chiave contemporanea per esprimere anatomie dell’universo e paesaggi dell’anima in un’esplosione di simboli, colori e chiaroscuri.
Numerosi i rimandi che avvicinano i lavori di Galliani ad un passato più recente: al Simbolismo, all’Art Nouveau, a motivi orientali e arabescanti, arricchiti da novità linguistiche e formali del tutto originali.
Le opere in mostra all’Acquario – uno dei principali monumenti lasciati a Milano dall’Esposizione Internazionale del 1906 – sono collocate in corrispondenza degli ambienti della struttura idrobiologica, in cui sono presenti i diversi ecosistemi acquatici, dalle sorgenti montane al mare. La significativa selezione comprende lavori realizzati su svariati supporti come carta, legno di pioppo, tela gommata, rame e pietra, su cui l’artista interviene con tecniche personali e originali, e l’acqua diventa una componente fondamentale come medium espressivo col quale dilava disegni a matita, carboncino, sanguigna, inchiostro.
Nella sezione “Immersioni”, che si snoda nel giardino, al piano terreno e nel sotterraneo, sono collocate opere generate dall’immersione nel liquido, come Aquaticus Liber (1978), un libro contenente opere racchiuse in buste di plastica con i resti del disegno di Ophelia d’après Millais, posto in acqua, unito a sedimenti organici e vegetali; Nelle stanze di Ophelia il grande dipinto di metri 5×5 su tela gommata, lavorato in progress dal 2010 al 2015, ambientato nelle vasche del giardino esterno.
Gli interventi con l’acqua sono presenti anche nei “preziosi” taccuini di viaggio Carnets de Voyage, realizzati in località di mare.
L’azione dell’acqua apporta modifiche e contribuisce alla completa realizzazione dell’opera stessa, aggiungendo un ulteriore valore estetico e simbolico Nella sezione “Riflessi e rispecchianti” situata al piano superiore nel Giardino d’inverno, sono presenti lavori incentrati sullo studio della simmetria e del riflesso su superficie liquida come nei 15 disegni inediti Il quaderno delle acque (1978-1979), oppure nella serie In rame (1989), dove Galliani utilizza un procedimento originale di impressione calcografica, in cui l’acqua si unisce all’acido. In altre opere su tela e nel disegno su tavola Fluire(2014), che raffigura un volto di donna, cosparso di fedi nuziali, rispecchiato sulla superficie di uno stagno, l’artista crea effetti di trasparenza e movimento ondeggiante tramite l’acqua.
All’Acquario vengono proiettati due video: Omar Galliani, Fluire sulla musica di Erich Galliani, in cui l’artista parla del Po osservando un’esondazione e racconta come i pioppi specchiandosi nell’acqua rimandino a temi a lui cari, quello del doppio, del siamese, dell’immagine che si riflette.
Nella videoinstallazione Omar Galliani, Loop si assiste alla proiezione su una superficie d’acqua, di un rapido susseguirsi “ipnotico” di 500 opere (24 al minuto) create dagli anni Settanta al Duemila accompagnate dal “Canon” di J. Pachebel.
Con l’installazione Aquatica. La memoria dell’acqua appositamente ideata per la Conca dell’Incoronata – tratto scoperto del Naviglio del Tombon de San Marc con un sistema di chiuse originali progettate da Leonardo e da poco restaurate – Galliani esprime il rapporto acqua e opera, che interagiscono sotto gli occhi del visitatore.
Il grande polittico è formato da quattro tavole di pioppo di cui due realizzate a pennello con una miscela di grani di sale dell’Himalaya e albume che definiscono il volto di una donna con un’acconciatura che rimanda a modelli femminili leonardeschi, come il dipinto perduto di Leda o il bozzetto conservato al Castello Sforzesco; le altre due tavole sono dipinte a tinta unita a rappresentare la terra e il cielo.
Grazie alla pioggia e agli agenti atmosferici, la natura definisce l’aspetto finale dell’opera e, paradossalmente, la sua dissoluzione.
Galliani attraverso questo lavoro di arte pubblica, accresce il percorso di ricerca condotto sull’acqua e sui suoi processi di immersione ed evaporazione, che ha iniziato a sperimentare nel 1977 con Opheliae nel 1979 con La dea levò la fronte presso la Fonte Aretusa in Sicilia.
Omar Galliani. Il disegno nell’acqua
15 settembre – 11 ottobre 2015
Acquario Civico di Milano, Viale Gadio 2 – M2 Lanza
Conca dell’Incoronata, via San Marco, Milano – Tram 33 , Bus 94 – 43, M2 Moscova
martedì a domenica 9.30 – 19.30 – Lunedì chiuso
Ingresso mostra con Biglietto Acquario: intero 5 €, ridotto 3 €
Per informazioni e prenotazioni
– gruppi e scuole tel. 02 88465754 – segreteria@verdeacqua.org
– famiglie e visitatori singoli tel. 02 804487 – eventi@verdeacqua.org
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.