Ragazzina uscita dalla disco stuprata da ambulante che poi si finge suo salvatore

Lombardia

Milano 16 Settembre – Ha raccontato ai carabinieri un sacco di bugie, ma dopo un lungo interrogatorio è crollato: la ragazza che ha lasciato in un bar, seminuda e in stato confusionale, all’alba di domenica lui non l’aveva soccorsa, bensì caricata sul furgone e violentata. È così, con una denuncia per violenza sessuale su minore, che finisce il giallo della ragazza «salvata» dall’ambulante diretto al mercato di Broni. Il racconto di B.I., 57 anni di Candia Lomellina, d’altra parte non aveva convinto quasi nessuno. Men che meno i carabinieri e i medici del pronto soccorso.

Il racconto dell’ambulante

I fatti. Domenica mattina attorno alle 6, Linda (il nome è di fantasia), 17 anni, arriva in un bar sulla via Emilia di Santa Giuletta, in Oltrepò Pavese. È nuda a parte un giaccone sulle spalle, trema ed è tremendamente confusa. Con lei c’è un ambulante sulla sessantina: chiede al barista di dargli una mano. Racconta di aver soccorso la ragazza su uno stradone nei pressi di Garlasco, vedendola nuda e disorientata a bordo strada. Dice che si è già fermato dal panettiere e in altri locali, ma che nessuno l’ha voluto aiutare. Adesso però deve andare, è tardi e deve montare il banco per il mercato, altrimenti perde il posto. Il barista chiama i carabinieri, e mentre la sua compagna porta dei vestiti per Linda, lui le prepara un caffè.

 Il pullman perso

La giovane viene portata in ambulanza al pronto soccorso di Stradella, dove la raggiunge il padre che la riporta a casa. Linda vive in un paese nel nord della Lombardia e, come molti giovani da tutta la regione, sabato sera aveva deciso andare in discoteca alle Rotonde di Garlasco, dov’era in programma il «Geordie Shore Party», con il cast della trasmissione di Mtv e Discoradio. Era arrivata con un bus navetta, lo stesso che avrebbe dovuto riaccompagnarla a casa. Ma a fine serata, sotto l’effetto di qualche sostanza – sicuramente alcol, forse anche altro versato nel suo drink – non è riuscita a ritrovare i suoi compagni di viaggio.

Lo stupro

B.I., pregiudicato per vari reati, l’ha trovata, sola, disorientata e seminuda, mentre vagava nei pressi di un autolavaggio non distante dalla discoteca. È riuscito a convincerla a salire sul suo furgone e, vedendola così indifesa e incosciente, l’ha portata in una stradina di campagna e l’ha costretta ad avere un rapporto sessuale. Poi i quasi 40 chilometri nel buio fino a Santa Giuletta, dove, finalmente, il barista ha fatto il 112. (Corriere)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.