Milano 20 Settembre – Il Sicet, il sindacato degli inquilini della Cisl, ha duramente attaccato la gestione delle case popolari fatto da Comune di Milano e dall’Assessore Daniela Benelli. “Ciò che sta accadendo all’Assessorato alla Casa di Milano è, allo stesso tempo, gravissimo e assurdo: da mesi ci sono circa 200 alloggi comunali pronti da assegnare, in perfetto stato manutentivo, ma gli uffici del Comune non inviano le pratiche per fare i contratti. Lo stesso è accaduto nei confronti di ALER Milano”. Così il sindacato inquilini, Sicet Milano. “Le famiglie in assegnazione a cui offrire l’alloggio non mancano di sicuro, anzi sono anche molte di più di 200 e tutte in attesa da mesi o da anni. Il fatto è paradossale, ma è purtroppo la conseguenza di scelte politiche e organizzative sbagliate, incentrate sull’improvvisazione e l’autoreferenzialità degli uffici nella gestione delle procedure – prosegue il sindacato -, sul disimpegno dell’assessorato dalla gestione dell’emergenza abitativa a tutto svantaggio dei cittadini più poveri. E mentre l’Assessore pensa ad altro , i suoi uffici “interpretano le leggi” in modo sempre più restrittivo e la sterminata domanda di famiglie in difficoltà abitativa resta priva di risposta”.
“Dal mese di aprile, per la prima volta in 30 anni – prosegue ancora il Sicet -, il Comune dichiara improcedibili e respinge d’ufficio senza neppure esaminarle tutte le domande di emergenza che vengono quotidianamente presentate dai cittadini. In un contesto siffatto tenere vuoti, per ragioni di indolenza politica e disorganizzazione amministrativa, 200 alloggi comunali immediatamente utilizzabili, è un’ulteriore insulto alle famiglie in difficoltà e a tutti i cittadini milanesi. Per quanto ci riguarda, oltre che per motivi strettamente sociali e di buon senso, tale comportamento è censurabile sotto il profilo dei possibili danni erariali che ne conseguono a fronte del mancato incasso dei canoni di locazione, dei maggiori costi assistenziali e dell’eventualità di una occupazione abusiva degli alloggi. Per questo, se il problema non verrà risolto immediatamente nei prossimi giorni, presenteremo un esposto alla Corte dei Conti per le valutazioni conseguenti.
Conclude il Sicet :” Una domanda va, inoltre, rivolta all’Assessore e a tutta la Direzione Centrale Casa in relazione ad alcuni dati forniti da Metropolitana Milanese (dal 1° dicembre 2014 gestore del patrimonio immobiliare del Comune di Milano) in un recentissimo Convegno e facilmente reperibili sul sito: se gli alloggi complessivamente ristrutturati messi a disposizione da MM al Comune di Milano sono oltre 500 (a cui si dovrebbero aggiungere oltre 350 alloggi recuperati dalle occupazioni abusive e gli alloggi che si rendono disponibili per il normale turn-over) e le assegnazioni per lo stesso periodo sono state circa 200, come sono stati utilizzati i rimanenti alloggi disponibili? Chi ha responsabilità politiche, gestionali e amministrative deve rispondere di questa grave situazione che va immediatamente chiarita e risolta. Per questo chiediamo al Sindaco Pisapia di trarne le dovute conseguenze.”
Dunque il sindacato inquilini della Cisl certifica quanto il sottoscritto dice da anni. Gli incapaci della giunta Pisapia scaricano, come un disco rotto, su Aler tutte le responsabilità. Dovrebbero invece rispondere loro del fatto che oggi a Milano persino gli sfrattati, che prima venivano subito alloggiati in case Erp, rimangono senza tetto. Quanto agli errori commessi dagli uffici della Benelli, ricordiamo anche il caso di un cittadino marocchino che ha avuto una casa da Mm pur avendo gia una casa Aler. Le poche assegnazioni e i tempi lunghi di risposta ai 23.000 richiedenti sono poi la conseguenza del fatto che il Comune non ha ancora usato i fondi di Regione Lombardia per ristrutturare le case inagibili. Aler invece ha utilizzato 10 milioni per ristrutturare 600 alloggi.
Si capisce bene oggi dunque come il problema non fosse cambiare il gestore, Mm al posto di Aler. Anzi MM sta dimostrando tutta la sua inesperienza nel rapporto con gli inquilini, facendo perdere nuovo tempo per costruire banche dati che gia’ esistono.
Il cuore del problema era ed è garantire legalità e lotta alle occupazioni abusive, garantire attaverso il fondo di solidarietà le famiglie che non ce la fanno a pagare gli affitti e soprattutto mettere mano al bilancio per riqualificare interi quartieri di periferia.
La sinistra radicalchic di Pisapia però preferisce finanziare piste ciclabili e festival dell’arte di strada.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.