Milano 23 Settembre – È in arrivo il daspo anche per le discoteche. I locali di ballo diventeranno off limits per spacciatori emolestatori. A richiedere la misura del “daspo” è proprio il Silb, il sindacato dei gestori dei locali da ballo italiani che è stato il promotore di un disegno di legge in esame, in questi giorni, alla Camera. Il daspo, nato per le manifestazioni sportive, è il divieto di accedere agli stadi e ai luoghi dello sport (la sigla significa appunto Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) ma potrebbe essere esteso.
Controllo della clientela
“È necessario un maggiore controllo della clientela che frequenta le nostre strutture- spiega a Panorama.it, Maurizio Pasca, Presidente del Silb – ad oggi si registrano troppi disagi dentro le discoteche con gravissime ripercussioni amministrative ed economiche nei confronti dei gestori che però non possono che subire passivamente in quanto hanno le mani legate. Se verrà approvato questo ddl, i soggetti verranno “selezionati” e si potranno ridurre disagi, disordini e soprattutto lo spaccio di sostanze stupefacenti”.
Presidente Pasca, che cosa prevede questo ddl?
È la richiesta di applicazione di un Daspo che ovviamente vieta l’ingresso all’interno di tutti i locali da ballo di tutti quei soggetti che hanno precedenti con lo spaccio di droga e che hanno creato disordini all’interno di una discoteca. Ma altro aspetto molto importante è quello che prevede un maggiore controllo, anche fisico, da parte dei gestori, dei soggetti che si accingono ad entrare nel locale.
Si spieghi meglio..
Il gestore dovrà nominare una guardia giurata che potrà controllare anche fisicamente i ragazzi al momento dell’ingresso. Oggi rileviamo che moltissimi adolescenti entrano nei locali con gli zainetti o borse all’interno delle quali nascondono droga ma soprattutto bottiglie di alcool che hanno acquistato nei supermercati. La consumazione dentro alle discoteche costa moltissimo e sempre più giovani, per potersi sballare, aggirano l’ostacolo e si portano dall’esterno whisky, vodka, grappa… E’ facilmente immaginabile che poi diventino protagonisti di risse o “molestie” nei confronti di altri avventori del locale. A questo poi bisogna aggiungere i soggetti che spacciano.
Ma come verrà “riconosciuto” il soggetto sul quale grava il daspo?
I gestori dei locali e gli uomini del servizio di sicurezza delle discoteche conoscono perfettamente i soggetti che creano problemi o spacciano all’interno del locale ma ad oggi non possono perquisire nessuno o interdirgli l’ingresso. Con questa nuova legge, se verrà approvata, saranno concessi maggiori poteri di controllo e quindi il gestore avrà la possibilità di bloccare il soggetto e di segnalarlo alle forze di polizia. Una volta scattato il daspo, quel soggetto non entrerà più. Ovviamente ci sarà un “dialogo” tra forze dell’ordine e Silb e, di conseguenza, il nostro sindacato metterà a conoscenza, in tempo reale, tutti gli associati delle identità dei soggetti sui quali grava il daspo. In questo modo tutti i gestori potranno interdire l’ingresso a queste persone non gradite. O comunque, in un eventuale controllo successivo capire, se è stato o meno colpito da daspo.
Infatti. I soggetti “pericolosi” saranno conosciuti perfettamente dai gestori della zona di residenza.. ma cosa accade se un soggetto di Rimini con daspo, va a ballare a Gallipoli?
Effettivamente potrebbe entrare in discoteca. Non è semplice controllare una mole di soggetti come quelli che entrano ogni sera nei locali da ballo. Ma la le discoteche sono piene di uomini della sicurezza e se il soggetto viene intercettato, fermato e controllato e riconosciuto come soggetto sul quale grava il daspo, le sanzioni economiche e non solo, saranno gravissime. Sono previste anche ripercussioni di carattere penale.
Quest’anno è stata una estate nera per le discoteche italiane che sono diventate protagoniste di fatti di cronaca gravissimi…
Sì, purtroppo. Ma è bene precisare che sul nostro territorio italiano ci sono centinaia di locali da ballo e l’80% di questi non ha nessun problema di spaccio di droga o di alcool introdotto all’interno in modo illegale. I problemi riguardano solo il 20% delle strutture, ovvero, quei locali di tendenza, frequentati per la maggior parte da adolescenti e ragazzi giovanissimi, dove non si balla solo musica commerciale. E queste discoteche vengono identificate come luoghi per “sballarsi” con le conseguenze che tutti conosciamo. E’ per questo che è necessario introdurre un maggiore rigore nei controlli all’entrata. Il problema non verrà sicuramente risolto in modo definitivo con un daspo, ma senza alcun dubbio ridotto in modo drastico. Nadia Francalacci (Panorama)
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