Milano 23 Settembre – Siamo alla ripetizione di un modus operandi che Renzi ha innalzato a dogma: la mancia prima delle elezioni. O per meglio dire la condivisione di un tesoretto che farà contenti gli amici e gli amici degli amici, farà di Milano una città brulicante di iniziative sfavillanti, per vivacizzare un fine mandato che porterà molto fumo colorato, ma poco arrosto. Perché in sostanza il tesoretto non servirà a ripianare le buche delle strade o a mitigare l’indigenza dei meno abbienti, ma a fare feste, a promuovere incontri più o meno culturali ecc. ecc..
La sinistra è maestra nell’inventarsi occasioni di “inclusione” sociale e socializzazione, tanto per usare termini tanto cari e spesso vuoti di quella parte politica. Spiega Veneziani su “L’Intraprendente”: “Stavolta davvero non è un problema di fondi, ma di tempi e di temi. Perché ci sta che un’amministrazione comunale destini oltre 100mila euro per finanziare iniziative parallele a Expo. Ma non ci sta che di questi fondi si venga a conoscenza solo a un mese dalla fine dell’evento e che quelle risorse rischino di essere assegnate ad associazioni che, col tema del cibo – è il caso di dire visto che parliamo di food – c’entrano come i cavoli a merenda. La giunta Pisapia ha infatti stanziato, su tutto il territorio comunale, 108mila euro al fine di realizzare corsi, progetti, installazioni, spettacoli che fungano da FuoriExpo, richiami complementari a quanto si svolge all’interno dell’Esposizione Universale. Si tratta di 12mila euro assegnati a ogni zona del Comune, soldi che dovrebbero essere affidati ad associazioni operative nelle rispettive circoscrizioni. Ebbene, sapete quando il Comune ha reso nota ai presidenti dei Consigli di zona l’esistenza di questo fondo? Lo scorso 27 agosto. E sapete quando i presidenti hanno comunicato alle associazioni (solo alcune, però) la possibilità di usufruire di questo tesoretto per organizzare eventi a tema? Lo scorso primo settembre. E sapete quando tutti i consiglieri di zona (fino a quel momento tenuti all’oscuro) sono venuti a conoscenza dell’intenzione di erogare questi fondi? Solo ieri, quando il consigliere di NoixMilano Simona Amore (di zona 8), casualmente, si è imbattuta nelle richieste da parte di due associazioni milanesi: Musicopoli (che generalmente, si occupa di corsi di canto, danza e musicoterapia, non proprio di cibo), che domandava 1200 euro per organizzare incontri di cucina per bambini; e Bioforme, associazione di artigianato, che intendeva realizzare posate in legno. Di quella opportunità erano ovviamente ignare altre realtà associative, magari svincolate da rapporti di vicinanza con l’amministrazione Pisapia o – somma aberrazione – addirittura vicine al mondo del centrodestra.”
E se qualcuno vuole trovare una logica e un senso a questo modo di procedere deve ancora una volta constatare che la sinistra agisce sempre per i propri interessi, fa proselitismo con mezzucci poco trasparenti, possibilmente nel silenzio delle loro “segrete cose”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano