Milano 25 Settembre -Majorino non ne indovina una, sempre alla ricerca di iniziative che diano evidenza al suo fare. Un fare che diventa strafare per l’urgenza che sente come prioritaria di apparire, da quando si sente Sindaco in pectore nelle future elezioni. Adesso anche i lavoratori del Comune insorgono per una riorganizzazione improvvisa, nel periodo finale del mandato, che non tiene conto delle competenze e rischia di rendere inefficace e pressapochista un servizio ai cittadini già carente nei contenuti. Spiega Massimo Costa su Libero: “I lavoratori del Comune contro la riorganizzazione del settore Politiche dell’assessore Pd Pierfrancesco Majorino. La protesta, dopo settimane di mugugni e insoddisfazione nei corridoi di largo Treves, è esplosa martedì durante l’assemblea convocata dai dipendenti. «A pochi mesi dal voto non si capisce il motivo di un cambiamento così profondo» dice Gianluca Maritato, delegato della segreteria Uil-Fpl Milano e Lombardia, «c’è una evidente carenza di organico e si rischiano notevoli disagi per i cittadini che si rivolgono agli sportelli del Comune».
La riorganizzazione dei servizi coinvolge centinaia di persone. Nelle intenzioni del Comune, dovrebbe allargare l’offerta al pubblico e migliorare l’efficienza dei servizi, soprattutto di fronte all’aumento delle richieste di sostegno in un periodo di crisi. Dagli anziani ai disabili, dalle nuove povertà fino alla galassia delle associazioni del terzo settore. Gli sportelli, prima divisi per fasce (anziani, famiglie etc), sono diventati ad esempio “punti unici di informazione” nelle diverse zone della città. Un processo iniziato già negli anni scorsi ma che ha subito un’accelerazione negli ultimi tempi.
A sentire i lavoratori, al contrario, i nuovi servizi rischiano di generare il caos. C’è chi si lamenta della carenza di formazione del personale, chi denuncia la situazione «allo sbando» degli assistenti sociali, e chi contesta l’opportunità di un tale cambiamento nel momento in cui l’assessore Pd ha annunciato la sua corsa alle primarie del centrosinistra per l’aspirante sindaco (fissate, salvo la comparsa di un candidato così forte da mandare all’aria le consultazioni, per il 7 febbraio 2016). «Sarebbe opportuno che pensasse più al servizio che ad altre distrazioni» sostiene Maritato. Uno dei punti più contestati durante l’assemblea riguarda la formazione del personale: «Manca completamente per quanto riguarda le procedure», attacca ancora la Uil. I dipendenti hanno chiesto ufficialmente un incontro con l’assessore. «Se non sarà fatta chiarezza siamo pronti ad aprire lo stato di agitazione». E, dopo le lamentele espresse dai lavoratori martedì pomeriggio, Majorino ha scritto ai dipendenti: «Abbiamo rivoluzionato l’organizzazione e ne sono fiero. Ora dobbiamo curare alcuni aspetti, presto faremo nove assemblee nelle zone». Con la solita presunzione e protervia di una sinistra che non accetta le ragioni altrui. Renzi docet.