Milano 28 Settembre – Il 3 e 4 Ottobre 2015 torna a Castell’Arquato la Festa delle Castagne e Festival dei Ricordi, due giorni di gastronomia, tradizioni e folklore. Ogni anno nel primo fine settimana di ottobre, migliaia di visitatori giungono a Castell’Arquato per riassaporare antichi sapori, alla scoperta di tradizioni e folklore locale. La manifestazione è realizzata da : AVIS sezione di Castell’Arquato, Associazione culturale La Goccia, CPAE sezione trattori, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Castell’Arquato. L’evento nasce dalla tradizionale Festa delle Castagne, ideata dall’AVIS locale, ma è diventato molto di più: coniuga gastronomia, folklore, riscoperta delle vecchie tradizioni, mestieri, attrezzature e macchine agricole, il tutto inserito nello scenario unico di Castell’Arquato, uno dei Borghi più Belli d’Italia, in provincia di Piacenza, nella zona del Lungo Arda. Regine della festa d’autunno restano le castagne, preparate come bastürnon, cioè fragranti caldarroste in dialetto piacentino, abbrustolite al momento su enormi bracieri alimentati a legna, o nella patona il tipico castagnaccio. Lo stand stand gastronomico in funzione sabato e domenica prepara i chisolini, rettangoli di pasta fritta, da gustare caldi con i salumi, i tre DOP piacentini coppa, salame e pancetta, la ricca e saporita investitura tipico grosso cotechino di suino da cuocere, la polenta con i ciccioli, sempre prodotti dall’immancabile maiale, abbrustolita sulla griglia, e altro ancora da scoprire in loco. Con questi piatti ben si sposano i nostri DOC dei Colli Piacentini, proposti direttamente da aziende locali presenti alla Festa. Saranno infatti presenti produttori che esporranno i tesori della nostra terra e le loro trasformazioni come miele, formaggi, farine, conserve, verdure, vini ecc, ma anche stand con i prodotti dell’artigianato e dell’ingegno. Ricordare la nostra storia recente vuol dire anche proporre la rassegna dei trattori e macchine agricole d’epoca, in collaborazione con la sezione del CPAE, che organizza una delle manifestazioni più importanti a livello nazionale nel suo genere. Nelle edizioni passate più di cento trattori d’epoca sono stati ospitati, con i visitatori affascinati dal rombo dei vecchi motori a testa calda. La maggior parte dei pezzi da collezione sono perfettamente funzionanti e durante la manifestazione sono accesi ed utilizzati per caroselli ed esibizioni, in cui i trattoristi mettono in evidenza le loro doti di piloti oltre che di collezionisti e restauratori (domenica pomeriggio). Castell’Arquato dunque ritorna per due giorni indietro di un centinaio d’anni, con figuranti vestiti “come una volta”, occupati in vecchi mestieri e faccende dimenticate, intenti a rievocare antiche tradizioni: le nostre rasdure, per secoli reggitrici dell’economia familiare, intonano vecchie cantilene e canti mentre sono intente a fare il filoss, letteralmente “veglia di lavoro”, poi divenuto sinonimo del momento in cui si effettuava la spannocchiatura del mais. Anche il pubblico potrà partecipare ad alcuni momenti, ad esempio la pigiatura dell’uva.
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