Crolla. Storia del candidato sindaco presunto ignifugo

Attualità Milano

Milno 29 Settembre – “Carneade, chi era costui?” Si domandava Don Abbondio nei Promessi sposi. Lui non ha trovato risposte, noi però sappiamo chi è Crolla. Secondo Affari Italiani è il nome su cui punterà Berlusconi per Milano. Punterà nel senso che è quello che userà per farsi dire no da Salvini e creare l’incidente di percorso che porterà alla felice soluzione. Almeno secondo chi scrive. In realtà non lo sappiamo e conoscendo Silvio è possibilissimo che abbia deciso che uno sconosciuto (alle masse) lobbista pagato dagli Americani sia la persona giusta per la città. In realtà ha un profilo decisamente interessante. E’ consigliere delegato della American Chamber of Commerce. simone-crolla-kFT--258x258@IlSole24Ore-WebSecondo Affari Italiani è il board delle maggiori multinazionali Americane. O almeno dei vertici Italiani di alcune di esse. E già qui cominciano i problemi. Consigliere delegato a che? Da chi? Per cosa? Vabbeh, dettagli. Ce lo presentano come lobbista, quindi dei poteri li avrà. Poi chiunque abbia passato la notizia ad Affari Italia si è peritato di farci sapere che è a favore del TTIP, il trattato di libero scambio Transatlantico. Chi scrive sacrificherebbe tutta la dirigenza di Sel a divinità oscure per vederlo approvato, perchè sarebbe un passo di civiltà fondamentale per la nostra economia. Ma tra il grande pubblico, o meglio per la porzione che sa cosa sia, è il male assoluto. Insomma, ci dicono che il candidato di Berlusconi (quindi calato dall’alto, che è male) è un lobbista (che è peggio), per le multinazionali Usa (il male assoluto) e favore al TTIP (il piano dell’Anticristo).

Non so che nemici abbia Crolla, ma devono essere piuttosto perfidi. Non bastasse quanto sopra, il giornalista, con assoluto scrupolo professionale, specifica che l’interessato smentisce. Io me lo immagino, appena arrivato in ufficio, Crolla che riceve la telefonata da un sito che non sa manco esistere che gli chiede se è il candidato in pectore per Milano. Secondo me gli ha riso in faccia un quarto d’ora. Voglio dire, ammesso che qualcuno lo avesse davvero contattato, io non ce lo vedo uno che sa cosa sia davvero il potere a rinunciare a tutto, perché questo gli si chiede, per correre a Sindaco. Ed anche se fosse questa la sua aspirazione, da oggi gli si chiede una caratteristica piuttosto inusuale per un candidato. Essere ignifugo. Perchè lo vogliono bruciare. Sul medesimo giornale online, infatti, il coordinatore cittadino di FI Gallera ha umiliato i concorrenti nel sondaggio sul candidato sindaco ideale per il Centrodestra. Crolla, inoltre, nell’articolo ci informano essere un ex deputato. Manca solo una postilla in cui qualche gola profonda ci confida che è anche un Sacerdote della Chiesa di Satana e poi il quadro sarebbe completo. Insomma, se non voleva candidarsi i suoi avversari si stanno accertando che non cambi idea, se voleva farlo gli hanno fatto arrivare un pizzino su cosa succederà se non molla spontaneamente.

Però. Però va detto che se non ha intenzione di mollare, perché coltiva questa passione masochistica per la politica e davvero vuole mettersi in gioco ha davanti a sé una straordinaria opportunità. Gli hanno sparato con tutto quello che avevano. Non è che le cartucce siano infinite. Se si rialza, se attacca, se non si nasconde, se mostra di fregarsene delle armi del nemico, allora, beh allora per i suoi avversari saranno dolori perchè, vedete, se non lo possono uccidere allora non possono nemmeno batterlo. Magari lui non vincerà, ma loro sono da ora ed innanzi, del tutto impotenti. Insomma, probabilmente si tratta di una pugnalata alle spalle la notizia, ma può trasformarsi in una bella storia di riscatto e successo. Una storia Americana, potremmo dire.

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