Milano 3 Ottobre – Ma davvero ci hanno scambiato per fessi? Sarà pur vero che nella moltitudine, le mele marce ci sono sempre, sarà pur vero che la fantasia non ha limiti, ma gli immigrati a Milano continuano a stupirci per inventiva e criminalità. E stanno rovinando anche quell’idea di una Milano rigorosa, curata e di una piazza Duomo sacra per tradizione consolidata e per bellezza. E se a Pisapia non interessa che ci siano ad ogni angolo venditori abusivi, folklore più o meno criminale, si spera che di fronte alla nuova moda dell’estorsione a danno dei turisti, qualcuno si muova, faccia piazza pulita degli immigrati imbroglioni. Racconta Giuseppe De Lorenzo su Il Giornale “Dovrebbe essere la cartolina di un viaggio di piacere a Milano. E invece diventa il peggior incubo.
Essere turisti a Milano è un’avventura. Non per colpa dei mezzi pubblici, che rispetto a quelli di Roma sembrano un paradiso. Ma per via di immigrati, in maggioranza africani, che rendono la piazza del Duomo il loro luogo preferito dove estorcere denaro ai turisti.
Sono le 18.00 circa di ieri sera. Andiamo sotto la Madonnina per incontrare un amico. Ma è impossibile non notare le centinaia di stranieri che assaltano i turisti con le più differenti scuse. Chi per vendere un bastoncino per fare selfie, chi per “regalare” un braccialetto e poi chiedere qualche piccola somma in denaro. Ma c’è di peggio. In piazza Duomo, infatti, ogni giorno si consumano estorsioni ai danni dei turisti.
A confermarcelo è la polizia municipale, che davanti alle guglie del Duomo ha non solo 5 volanti ma anche tanti agenti in borghese. Le tecniche utilizzate per estorcere denaro sono differenti. Partecipiamo ad una di queste. Due turisti cinesi vogliono fare una foto sotto al Duomo. Un signore di origini africane gli si avvicina. E senza chiedere alcun permesso mette del mangime nelle mani del turista incredulo. Un modo per attirare piccioni e fare delle foto (discutibilmente) più avvincenti.
Gesto gratuito e disinteressato? Assolutamente no. Non appena scattata la foto, un gruppo di africani circonda i due malcapitati. E con evidenti intimidazioni li invitano a “pagare” per il mangime non richiesto. Inutile protestare. E’ impossibile uscire dal cerchio. Uno dei due turisti prova a ribellarsi, dicendo di non avere spicci. Nulla da fare. Allora interviene il secondo cinese che, evidentemente spaventato dalle possibili conseguenze, consegna 20 euro. Non bastano. Ne vogliono altri.
Solo l’arrivo di un poliziotto in borghese che avvicina altri venditori ambulanti poco distanti, li fa distogliere dalla loro attività e permette ai turisti di fuggire. E pensare che doveva essere una vacanza.
Quella descritta è solo una delle tecniche utilizzate da queste persone per “guadagnarsi” la pagnotta. Un’altra è ancora più semplice: gli africani si propongono per fare una foto con il Duomo come sfondo, poi se il turista desidera riavere il telefono deve pagare. Rapine ed estorsioni, a centinaia. Che trasformano un gioiello dell’architettura italiana in un Bronx.”
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