Milano 9 Ottobre – OLTRE LA FEDE 1915-18: L’aspetto multireligioso nell’Esercito Italiano,
Giornata di studi organizzata dal Comitato per il Centenario Gruppo Alpini Milano Centro “Giulio Bedeschi”.
Nell’ambito della mostra Si combatteva qui 1915-1918. Sulle orme degli Alpini nella Grande Guerra, al Museo del Risorgimento fino all’8 novembre 2015, sabato prossimo si terrà la giornata di studi Oltre la fede 1915-1918. L’aspetto multireligioso nell’Esercito Italiano. Tema centrale del convegno sarà la spiritualità nel Regio Esercito Italiano e l’attenzione, già allora riconosciuta, alle confessioni religiose dei combattenti, secondo i contesti geografici e culturali di appartenenza.
La Grande Guerra fu il più grande scenario di violenza mai vissuto nella storia dell’umanità per l’uso di armi e soluzioni distruttive mai impiegate fino ad allora: gas tossici e vescicanti, lanciafiamme, pallottole a espansione, cannoni giganteschi, esponenti di un’artiglieria capace di operare a chilometri di distanza con impiego di proiettili a dispersione di schegge micidiali. L’opinione pubblica del tempo non vide l’orrore dei campi di battaglia ma al fronte i soldati furono attori e spettatori dello scempio. Dal punto di vista morale e psicologico trovare conforto nella fede e tenere in vita un rapporto di fiducioso credo nel proprio Dio divenne essenziale per la sopravvivenza di uomini, esposti quotidianamente a un concretissimo rischio di morte.
Con la circolare del 12 aprile 1915 del Generale Cadorna il Regio Esercito Italiano introdusse gli ecclesiastici per l’assistenza spirituale dei combattenti; in seguito venne costituita un’Armata di Cappellani Militari in servizio impegnati nell’arduo compito di provvedere al sostegno spirituale e morale dei combattenti di diverse religioni, fra cui la musulmana. Messe da campo per i soldati cattolici e riti analoghi per altre confessioni; distribuzione di materiale devozionale e preghiere al fronte e in trincea furono gli strumenti per contenere la sofferenza della guerra in una dimensione religiosa che cercò in ogni modo di attutire nella truppa la consapevolezza e il terrore di una morte tanto tangibile, quanto insensata.
Coerentemente al concetto di multireligiosità sperimentato dall’Esercito Italiano, leitmotiv della giornata di studi, si affronteranno tematiche poco esplorate: i Valdesi in grigioverde; il contributo degli ebrei all’eroismo sui campi i battaglia; gli operai musulmani militarizzati, provenienti dalla Libia e impiegati dal Regio Esercito Italiano nelle fabbriche di munizioni. Di particolare attrazione l’inedito carteggio fra il cardinale Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano dal 1894 al 1921, e il clero, chiamato alle armi in un duplice ruolo, mai affrontato prima. I religiosi in divisa dovevano infatti obbedire al dovere morale in quanto ecclesiastici, ma anche al dovere di patria in quanto militari: una convivenza per certi versi impossibile, motivo di laceranti tormenti.
Non mancherà un’analisi della multireligiosità del campo avverso: l’assistenza religiosa presso l’Esercito Austroungarico concluderà la giornata di studi.
Sabato 10 ottobre 2015, ore 9 – 13 / 14 -17
Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, Sala Conferenze, via Borgonuovo 23 Milano
Ingresso libero
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